Ci potrebbe essere una svolta decisiva nell'inchiesta sull'incidente aereo dell'Airbus dell'Air France che precipitò nell'Atlantico il 1° giugno 2009 sulla rotta Rio-Parigi, causando la morte delle 228 persone a bordo: l'associazione delle vittime brasiliane ha infatti riferito che le scatole nere del velivolo sono state ritrovate dai mezzi di ricerca francesi, ma che il governo di Parigi e la compagnia aerea starebbero mantenendo il riserbo sul ritrovamento, nell'attesa di effettuare i dovuti esami. L'associazione chiede anche che i dati vengano esaminati negli Stati Uniti, per preservare la "neutralità" dell'esame e delle conclusioni. Invece Air France vorrebbe che le analisi fossero condotte esclusivamente da tecnici francesi, tanto che starebbe persino cercando di evitare la presenza di un osservatore straniero nelle ricerche. Per mesi le diverse operazioni di ricerca sul luogo dell'incidente sono andate a vuote. Fino al 4 aprile scorso quando è stato annunciato il ritrovamento in mare di gran parte dell'A330 e di numerosi corpi rimasti intrappolati nei rottami.