In valigia un italiano su tre dimentica il pigiama

Hand luggage with stylish female clothes on white background. Flat lay, top view. Summer travel fashion concept.

La primavera porta con sé la voglia di variare la routine e concedersi una pausa. Queste fughe primaverili non sono che le prove generali dell’estate. Ma, prima di partire per un breve weekend o per le ferie estive, i viaggiatori affrontano l’immancabile enigma valigia: peso, dimensioni e cosa metterci dentro.

Veepee, cui fanno parte i siti di shopping online vente-privee e Privalia, ha condotto un sondaggio tra i propri clienti per esplorare il legame tra italiani e valigia e scoprire cosa li guida nella scelta della destinazione.
I maniaci dell’ordine sono i più numerosi (34%), fanno un check-list con ampio anticipo per non rischiare di ritrovarsi impreparati o intrappolati in qualche imprevisto. Oltre allo shopping, in vacanza non si rinuncia neanche allo sport: quasi il 20% degli intervistati dichiara che non rinuncerà a praticare l’attività sportiva preferita durante le vacanze.
Al seguire i fashion addicted (27%), secondo cui un bel guardaroba è alla base di una vacanza di successo. Questi viaggiatori credono fermamente nell’importanza di apparire al meglio in vacanza, e addirittura il 35% ammette di spendere tra i 50 e i 100 euro per gli acquisti (preferibilmente online) prima della partenza.
Fashionisti sempre impeccabili, il 19% divide la passione per la moda con quella per i prodotti beauty. Il loro beauty case si avvicina in peso e dimensioni al bagaglio principale, per non rinunciare a make-up, creme e a tutto il necessario per prendersi cura di sé, proprio come a casa.
Infine, il 15% degli intervistati si ritrova controtendenza, e tra i mille impegni quotidiani, si ritrova a temporeggiare fino a preparare i bagagli all’ultimo minuto. Il rischio di dimenticare a casa qualcosa diventa concreto, soprattutto quando si tratta degli oggetti più basic: un intervistato su 2 si dimentica le ciabatte mentre, uno su tre, il pigiama. Gli smemorati cronici, che dimenticano i documenti o i biglietti di viaggio sono pochi, solo l’1,4%.

editore:

This website uses cookies.