giovedì, 19 Dicembre 2024

Come la pandemia ha cambiato la percezione del viaggio e del lavoro

PiratinViaggio, piattaforma online di offerte turistiche low cost del gruppo HolidayPirates, ha condotto un sondaggio internazionale (Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna) tra la propria user base, a cui hanno partecipato oltre 8.900 intervistati, di cui 1.200 in Italia, per capire come il tema viaggio e lo smart working siano cambiati nella percezione generale.
Se infatti più del 70% pubblichino normalmente foto di viaggi, presenti e passati, quasi la metà si dice restia a farlo in questo periodo di pandemia. In verità solo un 2% ha ricevuto commenti negativi dopo aver pubblicato post di viaggio e addirittura il 94% dice di non avere nessun problema a vederne, anzi: il 67% di loro afferma che li aiuti a distrarsi dalla situazione corrente.
“Spesso, sui Social Media, si ha paura di essere giudicati, specie da persone che non conosciamo e a cui siamo esposte involontariamente. Questo risultato mostra invece come un tema come il viaggio sia una risorsa importantissima specialmente di questi tempi, dove la mente ha bisogno di immagini positive”, ha detto Serena Romeo, Global Strategist del dipartimento Social Media del gruppo HolidayPirates.
A causa della pandemia, tanti settori hanno dovuto reinventarsi in tempo record (più della metà degli intervistati dichiara di lavorare attualmente in remoto). L’home office, o ‘smart working’, è entrato di prepotenza anche nelle ditte più tradizionali. Se anche in futuro rimarrà è incerto, sicuro però che molti italiani sognano già un ufficio lontano dalla quotidianità: quasi la metà vuole infatti in futuro abbinare vacanza e lavoro (la cosiddetta ‘workation’) e il 54% vorrebbe sfruttare la possibilità di lavorare in remoto trasferendosi in un altro Paese.
Causa forza maggiore gli italiani sono dovuti rimanere a casa per le vacanze o andare in luoghi vicini alla propria residenza (staycation). Con un patrimonio culturale e artistico e bellezze naturali unici al mondo, non stupisce che oltre la metà ammetta di aver scoperto con piacere luoghi che altrimenti, proprio perché così vicini, non avrebbe mai apprezzato. Questo non toglie che la voglia di viaggiare resti: il 91% ammette di aver scoperto proprio durante la pandemia, quanto gli manchi vedere altri Paesi.

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