Il web è la nuova realtà del turismo, 4 turisti su 5 prenotano online

Il turismo si è trasferito sul web. Secondo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano (www.osservatori.net), 4 turisti su 5 prenotano il viaggio online, lo smartphone sta diventando il principale alleato nella decisione di partire e Internet si conferma pervasivo, anche per i viaggi brevi degli italiani. 

“L’84% degli italiani prenota online, l’83% effettua ricerche e il 67% cerca soprattutto ispirazione. Cresce, però, anche l’attività online nel post-viaggio: il 39% dei turisti online risponde alle sollecitazioni commerciali post-viaggio, il 37% scrive recensioni e il 34% condivide l’esperienza” spiega Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano.

Lo studio conferma fondamentali per l’ispirazione sia le recensioni e i commenti letti online (per il 48%) sia quelli ricevuti di persona tramite amici e conoscenti (40%) o in conversazioni casuali (20%).
Il vecchio passaparola, seppur in parte cambiando veste con l’avanzare della sharing economy, continua a guidare questa fase.
Nella ricerca di informazioni i motori di ricerca si confermano il canale più utilizzato (45%), seguiti da siti di prenotazione e comparazione di alloggi e mezzi di trasporto (34%) e di recensione (31%) e dai siti dell’alloggio (19%).

“È nella prenotazione dei servizi principali prima della partenza che internet la fa da padrone. Il 92% dei turisti – spiega la ricercatrice Eleonora Lorenzini – ha prenotato alloggio o mezzo di trasporto, e l’81% lo ha fatto online. È interessante notare che tra coloro che hanno prenotato un alloggio prima della partenza, il 14% lo ha fatto tramite cofanetti regalo (es. Smartbox). Quanto ai servizi aggiuntivi prenotati prima della partenza internet è utilizzato soprattutto per prenotare o acquistare attività culturali e tour guidati (13% dei turisti li prenota su internet), attività di relax (13%) e ristoranti (12%)”.

Anche le vacanze brevi, al pari delle lunghe, si pianificano per tempo (in media 3 mesi prima), ma il turista dello short break sembra avere le idee più chiare (e una maggiore propensione al rischio): fa meno ricorso ai motori di ricerca e in poco più di 4 ore è pronto a prenotare. Le App si confermano fondamentali ma non ancora pervasive. Le categorie più usate sono le stesse della vacanza lunga: meteo (45%), mappe e navigazione (40%), social network (32%), ristoranti (20%).

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