venerdì, 20 Dicembre 2024

Vacanze estive e tecnologia: come proteggere i nostri device

Serrare porte e finestre, inserire l’allarme e magari chiedere ad un vicino di controllare di tanto in tanto la propria casa. Sono comportamenti previdenti per tutelare la propria abitazione quando si va in vacanza, ma facciamo lo stesso anche con i dispositivi personali e aziendali che invece sono sempre accanto a noi? Spesso in realtà il nostro comportamento è fin troppo disinibito a causa della familiarità con la tecnologia: pensiamo che tutto sia portata di un click e ci dimentichiamo i rischi che si celano dietro gli schermi. Per questo motivo Cyber Guru, società italiana specializzata nella Cyber Security Awareness, racconta quali comportamenti adottare mentre si è in viaggio.
“Le vacanze ci inducono a essere più rilassati, a fare amicizia facilmente e a scambiare qualche parola in più con i vicini di lettino, ma non bisogna smettere di essere vigili – spiega Maurizio Zacchi Cyber Academy Director di Cyber Guru – Proprio in questo periodo i criminali, consapevoli del mood disteso e della nostra voglia di riposarci e divertirci, saranno più propensi a sfruttare la disattenzione per mettere a segno le loro truffe”.
Oggi molte aziende hanno l’abitudine di assegnare dei telefoni aziendali per agevolare i propri dipendenti. Questi dispositivi, una volta in vacanza, dovrebbero essere riposti o controllati solo per urgenze lavorative. Ma purtroppo questo non accade, perché molti li usano quando il telefono personale è scarico per fare chiamate o navigare in internet, oppure, ancora peggio, li cedono ai bambini per distrarli e godersi qualche attimo di relax in vacanza, ignari del fatto che questi potrebbero incautamente scaricare giochi o contenuti dalla dubbia provenienza. Ma ancora prima di tutte queste buone pratiche la più importante è: non lasciare incustoditi tutti questi dispositivi.
Ore di viaggi e spostamenti a volte rendono le colonnine pubbliche e gratuite per la ricarica dei nostri device molto allettanti, ma non tutti sanno che usufruire di questo servizio può esporci al juice jacking. Si tratta di una forma di cyber attacco che sfrutta la porta USB allo scopo di raccogliere dati privati dalla memoria interna o installare malware. Come evitarlo? Semplice, dotandosi di un caricabatterie portatile.
In una vita sempre connessa può capitare di dover riaccendere il PC e rispondere ad una richiesta di lavoro e se si decide di appoggiarsi all’hotspot del proprio telefono aziendale è fondamentale proteggerlo con password forti, difficili da indovinare, meglio ancora se si ha un generatore di password e un password manager.
Inoltre, è sempre preferibile evitare di collegarsi a reti Wi-fi pubbliche perché anche queste espongono alla possibilità di essere raggiunti da software malevoli. Con password accessibili a tutti, come quelle delle stazioni o di esercizi commerciali, o facilmente recuperabili, come quelle delle camere d’albergo che corrispondono al numero della stanza, il rischio è molto elevato.
La fantasia non ha limite neanche per il crimine e anzi può avvalersi di uno strumento ormai molto diffuso, il QR code. Attenzione quindi al QR phishing, una strategia che mira a sottrarre dati sensibili, come le credenziali per gli account bancari, facendo leva proprio su quei codici che troviamo stampati su menù di ristoranti o bar o sui volantini.
Per l’estate quindi è importante riposarsi e ricaricare le batterie in vista dell’autunno, ma è altrettanto fondamentale impedire ai truffatori di rovinarci quel tempo che ci siamo guadagnati e meritati, per questo, come adottiamo determinati accorgimenti per mettere in sicurezza la nostra casa prima di partire è necessario seguire semplici buone pratiche per evitare brutte sorprese in vacanza.

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