martedì, 19 Novembre 2024

11 mln di italiani sulla neve nel 2019. Bocca: buon viatico per vacanze pasquali

Gli italiani non rinunciano alla settimana bianca, preferiscono i monti del nostro Paese e in molti casi prolungano il piacere dello sci con qualche fine settimana aggiuntivo. Alcuni prediligono tempi più corti, dedicando alla neve intensi fine settimana invernali. Complessivamente, nel primo trimestre del 2019, sono stati 11 milioni i concittadini in movimento per le destinazioni montane, con un giro di affari complessivo di oltre 8 miliardi di euro. E’ questa in sintesi la tendenza registrata per il movimento nei week end sulla neve e nelle settimane bianche dall’indagine sul “turismo bianco”, realizzata da Federalberghi con il supporto dell’istituto ACS Marketing Solutions.

“Ciò che i numeri ci dicono oggi – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – è che l’Italia per il turismo bianco si conferma in pole position tra le mete favorite dei nostri concittadini. Bello pensare che la montagna sia un prodotto così ambito e riconosciuto da far muovere una così ampia popolazione di turismo interno. Penso che non sia un azzardo dire che questa performance rappresenti un buon traino per il periodo di vacanza relativo alle festività pasquali, dal quale peraltro ci distanziano solo poche settimane. Ciò che fa ben sperare è inoltre la fortunata congiuntura dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio. Confidiamo che il decreto crescita e gli altri provvedimenti in dirittura di arrivo riservino al nostro settore quei segnali di concreta attenzione che non hanno purtroppo trovato spazio altrove, a partire dal rifinanziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive. Ritengo inoltre – conclude Bocca – che avremo il vento in poppa quando sarà sconfitta la piaga dell’abusivismo”.

 

L’indagine in dettaglio:

Degli 11 milioni di italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo 2019, circa 6,2 milioni hanno effettuato o effettueranno la classica settimana bianca (+6,1% rispetto al 2018), mentre 4,8 milioni hanno scelto di concentrare le proprie vacanze nei week end (+2,1%).

Il giro di affari complessivo sarà pari a 8,2 miliardi di euro, con una crescita complessiva dell’11,9% rispetto ai 7,3 miliardi dello scorso anno. Di questi, 4,6 miliardi sono relativi alle settimane bianche e 2,7 miliardi sono stati spesi durante i week end.

Il 95,9% degli intervistati (rispetto al 94,6% del 2018) ha scelto di trascorrere la settimana bianca in l’Italia. Le regioni più gettonate sono il Trentino-Alto Adige che si conferma leader con il 21,9% della domanda, seguito da Lombardia (14,6%), Valle d’Aosta (12%), Piemonte (11,7%) e Friuli-Venezia Giulia (9,4%). Segue il Veneto con una lieve crescita rispetto al 2018 (8% vs 5,3%).

La spesa pro capite sostenuta per la settimana bianca, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) sarà pari a 737 euro per persona (+1,7% rispetto ai 725 euro del 2018). La spesa media pro capite relativa ai week end sarà di 346 euro (335 nel 2018, con un incremento del 3,28%).

Al momento di scegliere l’alloggio per la settimana bianca, gli italiani confermano la predilezione per l’albergo (30,4% contro il 28,8% dello scorso anno), seguito dalla casa di parenti ed amici (24,5%, in calo rispetto al 26,8% del 2018); seguono i bed & breakfast (7,6% vs 6,6%); il rifugio alpino (11,7% vs 9,0%), i residence (2,6% vs 3,3%) e la casa di proprietà (8,8% vs 10,7% del 2018).

Il 59,9% degli intervistati prenota la settimana bianca consultando i social media e la rete. Di questi, il 39,3% (vs 27,6% dello scorso anno) vuole vedere la struttura prescelta ed informarsi sui servizi; il 35,7% vuole informazioni sulle località; il 35,5% vuole conoscere e comparare i prezzi e solo un 12,7% di indecisi verifica le opzioni proposte e le recensioni presenti in rete.

Infine, un ultimo dato: gli italiani continuano a preferire le prenotazioni dirette: il 68,3% ha prenotato la settimana bianca contattando direttamente la struttura ricettiva; il 38,5% lo ha fatto tramite il sito internet dell’albergo, mentre il 29,8% ha utilizzato il telefono e la posta elettronica.

 

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