Istat: le vacanze degli italiani entro i confini, si va soprattutto al Nord

Nel 2019, il 76,2% dei viaggi ha come destinazione una località italiana (-12,8% rispetto al 2018). Lo rileva il report “Viaggi e vacanze in Italia e all’estero” dell’Istat secondo cui il Nord rimane l’area del Paese con più potere attrattivo (36,6% dei viaggi) sia per le vacanze, soprattutto se brevi (44,9%), sia per i viaggi di lavoro (39,5%). Il Mezzogiorno continua a registrare quote più elevate del Centro per le vacanze lunghe (27,1% contro 11,6%) e meno consistenti per le brevi (15,0% contro 27,1%) e per i viaggi di lavoro (15,2% contro 19,8%).

I soggiorni all’estero (23,8%) sono in lieve crescita (+6,9%), in gran parte dovuta all’incremento degli spostamenti della componente straniera residente verso i luoghi di origine (+26,4%), prevalentemente per far visita a parenti e amici. I viaggi oltre i confini nazionali si concentrano, come sempre, nei Paesi dell’Unione europea (15,4%) per tutti i tipi di viaggio. Si continua a viaggiare all’estero soprattutto per lavoro (25,6%) e in occasione di vacanze lunghe (32,2%).

Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia e Veneto si confermano le 5 regioni italiane più visitate, a cui quest’anno si aggiunge il Trentino Alto Adige. Queste sei regioni accolgono complessivamente il 52,7% dei viaggi interni, con quote che variano tra il 6,7% del Trentino Alto Adige e il 10,7% della Toscana, che continua a essere la meta privilegiata per le vacanze nell’anno (11,2%), soprattutto se brevi (14,9%).

Per il secondo anno consecutivo, la Puglia (11,0%) è la regione più frequentata in occasione delle vacanze lunghe, specialmente durante il trimestre estivo (12,7%) e quello primaverile (11,9%), quando è seconda solo alla Toscana (12,2%).

Si va in vacanza prevalentemente per piacere, svago o riposo (70,0%) e per far visita a parenti e amici (27,5%), sia in occasione dei soggiorni brevi, sia nel caso di quelli lunghi. Tra le vacanze di piacere e svago, il mare si conferma il luogo più scelto per ogni destinazione (47,5%), seguito dalle vacanze in cui viene visitata almeno una città (45,3%).

Da sottolineare che le destinazioni cittadine, la cui incidenza è sempre stata in crescita, nel 2019 per la prima volta si trovano quasi ad eguagliare quelle marine. Permane comunque la preferenza per le città estere (75,9%) rispetto a quelle italiane (36,6%). Circa un quarto delle vacanze di piacere o svago (19,1% di quelle in Italia,37,0% di quelle all’estero) si caratterizza per avere più luoghi di interesse: il 17,4% ne ha due e il 5,7% almeno tre. In particolare, la visita a una o più città si combina nel 32,1% dei viaggi con le vacanze al mare,nel 13,2% dei casi con le vacanze in campagna e nel 10,7% con quelle in montagna.

Inoltre, dal Report Istat emerge che i viaggi per motivi di vacanza sono circa l’89% del totale, quelli per motivi di lavoro circa l’11%. Il 93,4% dei pernottamenti è dedicato alle vacanze (6,6% ai viaggi di lavoro). Il 49% dei viaggi e il 79,6% delle notti trascorse in viaggio riguardano vacanze “lunghe” (4 o più notti). Aumenta leggermente la durata media dei viaggi che si attesta a 5,7 notti, (6 per le vacanze). Le vacanze lunghe continuano a prevalere (54,9% delle vacanze) su quelle brevi (45,1%), la maggior parte ha una durata compresa tra 4 e 7 notti (57,4%).

Nel 2019, gli alloggi privati si confermano la sistemazione prevalente (52,4% dei viaggi e 59,3% dei pernottamenti), soprattutto per i soggiorni trascorsi in Italia (54,2% dei viaggi e 62,1% delle notti). Fuori dai confini, invece, si preferisce alloggiare in strutture ricettive collettive (53,7% dei viaggi), anche se gli alloggi privati rappresentano la quota prevalente in termini di pernottamenti (53,4%).

Poco più della metà dei viaggi è stato effettuato prenotando l’alloggio (52,4% dei viaggi), i casi in cui non è presente alcuna prenotazione si legano principalmente all’abitudine di usufruire di abitazioni a titolo gratuito come le abitazioni di proprietà o quelle di parenti e amici.

Internet si conferma, anche nel 2019, il canale preferenziale di prenotazione dell’alloggio: tra i soli viaggi prenotati, nel 58,2% dei casi si prenota via web. Circa il 69% di queste prenotazioni avviene tramite intermediari, nel restante 31% il contatto con la struttura è diretto, cioè il turista prenota il soggiorno sulla pagina web dell’albergo o dell’abitazione privata.

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