lunedì, 23 Dicembre 2024

Le destinazioni italiane hanno riscosso grande successo tra luglio e agosto

Più di 20,5 milioni di italiani si sono spostati tra giugno e agosto per viaggi di tre o più giorni. I nuovi dati di Expedia Group mostrano che le destinazioni estive italiane hanno riscosso grande successo per soggiorni tra luglio e agosto 2021. I dati hanno rivelato un aumento dell’interesse, sia da parte dei viaggiatori nazionali che internazionali, per il centro nord e le destinazioni della costa Adriatica, con il 25% delle ricerche complessive effettuate per Roma, il Lago di Garda, Rimini, Venezia e la Riviera Veneta. La domanda per le strutture ricettive italiane ha visto un’enorme crescita del 140% per lo stesso periodo anno su anno (YoY), specialmente a Roma (+365% YoY), Rimini (+225% YoY) e Lago di Garda (+180% YoY).

Quest’anno gli italiani hanno scelto la penisola per i loro viaggi, tanto che le destinazioni più ricercate sono state in ordine: Rimini (+60% YoY), Salento (+30% YoY), Calabria (+60% YoY), Lago di Garda (+80% YoY) e infine la città di Roma con una crescita del 120% YoY. Rispetto al 2020, l’interesse per la Sicilia e la Sardegna è aumentato rispettivamente del 210% e del 185%.
L’Italia è stata a lungo una meta turistica per i viaggiatori di tutto il mondo. Un’analisi approfondita dell’interesse dei viaggiatori di Expedia Group per le strutture ricettive durante l’estate ha mostrato che i primi cinque feeder di mercato a livello internazionale hanno registrato una crescita di interesse a tre cifre, a partire dagli Stati Uniti (+940% YoY), seguiti da Francia (+210% YoY), Danimarca (+580% YoY), Germania (+175% YoY) e Svizzera (+180% YoY). La maggior parte dei viaggiatori ha optato per soggiorni in media di 5 giorni, il che potrebbe essere stato incoraggiato dallo smartworking che ha permesso alle persone di lavorare sia dal mare che dalla montagna. Molti viaggiatori hanno preferito soggiorni più brevi ma più frequenti per allontanarsi dallo stress settimanale e concedersi la gioia di esplorare ogni volta un luogo diverso.

I dati mostrano che i principali paesi europei hanno costituito quasi il 50% delle ricerche di destinazioni italiane. Quindi, non solo gli italiani ma anche gli europei hanno pensato di viaggiare in Italia quest’estate e tra questi troviamo i francesi (10%), i danesi (10%) e i tedeschi (10%).
La pandemia ha portato alla rapida diffusione della digitalizzazione e, a seguito della modifica del comportamento dei consumatori online, all’aumento dell’ecommerce. I dati di ricerca di Expedia Group rivelano che la metà (50%) dei viaggiatori italiani ha preferito usare smartphone o tablet per la ricerca delle loro vacanze estive. Per i piccoli e indipendenti albergatori che non hanno risorse per costruire un proprio canale mobile, attingere all’esperienza online e alla piattaforma mobile di Expedia Group può essere un modo efficace per catturare tale domanda.

“Questi dati sono un chiaro segnale che gli italiani sentono di nuovo il bisogno di viaggiare. Siamo orgogliosi di poter lavorare quotidianamente al fianco dei nostri lodging partner per supportarli. Giorno dopo giorno lavoriamo e analizziamo dati, insight e ricerche di mercato con l’obiettivo di rilanciare l’intero settore – ha detto Giovanni Moretto, Director, Market Management for Italy di Expedia Group – L’aumento delle ricerche verso le destinazioni italiane da parte di viaggiatori europei ed extraeuropei è un segnale di come i vaccini, il conseguente allentamento delle restrizioni e il ripristino della fiducia nei viaggi abbiano contribuito ad alleviare lo stress dei turisti e a ridurre gli ostacoli”.

Quest’estate, Expedia Group ha invitato i viaggiatori a unirsi ad una campagna per rilanciare il mondo in sicurezza, un viaggio alla volta. Come parte del nostro programma globale e cross-brand “Give the World a Shot“, ogni acquisto effettuato tramite le app di Expedia Group nel mese di agosto, si è tradotto in una donazione per sostenere la risposta globale dell’UNICEF al COVID-19, attraverso la distribuzione di vaccini, diagnosi e trattamenti in oltre 180 paesi in via di sviluppo, con l’obiettivo di permettere a tutti di tornare a viaggiare.

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