sabato, 18 Maggio 2024

Ottimismo negli hotel italiani: crisi si avvia a conclusione

Ottimismo diffuso nelle grandi città d'arte (Venezia, Firenze, Roma), e anche in buona parte dell'offerta alberghiera italiana. L'andamento di ottobre 2013 migliora rispetto al 2012 e il movimento dei viaggiatori aumenta. Si comincia a pensare che la fine della crisi sia vicina. E' il quadro che fornisce Italian Hotel Monitor, il quale ricorda che ottobre è un mese nel quale storicamente si concentra il maggior numero di eventi, manifestazioni, fiere, congressi e workshop. Secondo i dati raccolti, l'andamento generale risulta positivo con qualche segno negativo per città come Verona (-4,1 punti dell'indice di occupazione camere e un -4,9 di prezzo medio giornaliero).
Non va bene nemmeno per Bari (-2,3 punti dell'indice di occupazione camere e un -2,5 di prezzo medio giornaliero). In calo rispetto a ottobre 2012 anche Bolzano, Modena Rimini, Pescara, Palermo e Cagliari, ma complessivamente per la maggioranza degli alberghi delle 45 città monitorate dall'Italian Hotel Monitor il mese è andato meglio del previsto.
La rilevazione periodica di Trademark Italia evidenzia da un lato un aumento dell'indice di occupazione camere degli alberghi italiani e dall'altro un prezzo medio camera (Average Daily Rate), che per la categoria upscale (4 stelle) si attesta a 117,24 euro. Il dato è praticamente identico (117,34 euro) a quello del 2012.
Sul gradino più alto della classifica di ottobre si colloca Firenze, città leader di mercato in crescita progressiva, nella quale una quarantina di hotel superano il 90% di occupazione camere. A Milano il prezzo medio scende da 139 euro del 2012 a 133 euro di ottobre 2013 (-5,9 punti). Va sottolineato che gli alberghi delle città d'affari sono spesso ostaggi delle Online Travel Agency (OTA) dalle quali ottengono rassicuranti quantità di prenotazioni ma anche prezzi più bassi, con commissioni che spesso mettono in pericolo la remuneratività. Le città turistiche risentono meno del carico delle commissioni delle OTA. In un mese come questo vince chi ospita clienti indipendenti negando alle OTA grandi disponibilità di camere. Dal Monitor emerge anche che gli albergatori individuali e le catene che tentano strade di marketing alternative, nonostante i rapporti conflittuali con l'intermediazione, stanno diminuendo.
In ottobre 2013 gli hotel a 3 stelle (midscale) ottengono mediamente un'occupazione camere del 63,6% e un prezzo medio Iva e breakfast compresi di 67,37 euro. Il panel di IHM prevede un andamento negativo per il mese di novembre 2013 rispetto allo stesso mese del 2012.

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