martedì, 2 Luglio 2024

Unioncamere-Isnart: nel 2010 si partirà di più

Lo scorso anno nonostante aumento vacanze fatturato imprese in calo

Sono positive le stime per il 2010 per il settore turistico italiano. Secondo i dati Unioncamere-Isnart, presentati oggi nella giornata inaugurale della Bit di Milano, oltre 5,6 milioni di italiani hanno già deciso di effettuare una vacanza entro aprile, cui si aggiungono 9,3 milioni che probabilmente faranno un viaggio. Ulteriori segnali di ripresa, quindi, per il settore, dove si registra il trend non del tutto negativo già evidenziato lo scorso anno. Nel 2009 infatti gli italiani non hanno rinunciato alle vacanze, facendo magari scelte più economiche per le proprie ferie, approfittando delle seconde case di proprietà (+20% l'aumento stimato dei pernottamenti rispetto al 2008) e scegliendo destinazioni più vicine e meno costose.
E infatti, rispetto all'anno precedente c'é stato un lieve incremento nel numero di vacanze (+0,8%), anche se le imprese del settore hanno registrato un calo dell'11% nel loro fatturato, a causa dei prezzi diminuiti dell'8,8% come politica anti-crisi.
Complessivamente nel 2009 sono state 94,2 milioni le vacanze degli italiani, di cui 71,7 milioni nelle destinazioni interne e 22,5 milioni in quelle estere. Il classico soggiorno di mare si conferma ancora una volta un must (52,3%), seguito dalle vacanze nelle città d'arte (24,5%) e nelle destinazioni italiane di montagna (17,1%).
In testa tra le mete più gettonate figurano la Toscana, l'Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige, mentre all'estero i Paesi preferiti sono stati come da tradizione Francia, Spagna e Grecia.
Per quanto riguarda le previsioni 2010, il 30% dei soggiorni in Italia dovrebbero svolgersi nel periodo di Pasqua con il Trentino Alto Adige in testa alle preferenze (14,9%), seguito da Toscana (11,2%) e Lazio (11%). Oltre 7,2 milioni (il 48,3%) intendono quindi rimanere in Italia, mentre 5 milioni partiranno per l'estero. 792 mila italiani (il 5,3%) si recheranno in entrambe le destinazioni perché faranno più di un viaggio.

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