Armenia, guida per scoprire il meglio del Paese in 7 giorni
09 Luglio 2025, 10:00
Un Paese dove storia millenaria e paesaggi spettacolari si incontrano: l’Armenia sorprende così i visitatori che atterrano a Yerevan con uno dei voli diretti da Venezia, Milano e Roma. Il Paese offre innumerevoli siti di interesse culturale, artistico e naturalistico. Ecco i più importanti condensati in un itinerario di sette giorni.
Giorno 1 La capitale
Il viaggio inizia a Yerevan, una delle città più antiche al mondo, abitata dall’VIII secolo a.C. Una visita guidata permette di scoprire i principali punti di interesse, a partire da Piazza della Repubblica, con le sue fontane musicali e l’architettura monumentale. A breve distanza il Teatro dell’Opera, circondato da caffè e aree verdi, perfetti per una pausa rinfrescante. Tappa successiva è la Cascade, monumentale scalinata decorata con sculture moderne, fontane e giardini. Dall’alto si gode una vista panoramica su Yerevan e sul monte Ararat. All’interno del complesso si trova il Cafesjian Center for the Arts che ospita un’interessante collezione d’arte contemporanea.
Nel pomeriggio, visita al Museo Nazionale di Storia e, per concludere, un giro al mercato all’aperto Vernissage per acquistare souvenir artigianali: tappeti, gioielli, ceramiche e oggetti che raccontano la tradizione armena.
Giorno 2 Tra spiritualità e natura
La giornata è dedicata alla scoperta dei dintorni della capitale. A Garni si trova l’unico tempio pagano ellenistico rimasto in Armenia. Nella sottostante gola del fiume Azat, la “Sinfonia delle Pietre” è una formazione naturale di colonne basaltiche alte 50 m che ricordano un organo monumentale.
Da qui si prosegue per la visita al Monastero di Geghard, patrimonio dell’umanità UNESCO, parzialmente scavato nella roccia e circondato da montagne. Luogo di grande spiritualità, fondato nel IV secolo, è stato un importante centro ecclesiastico e culturale del Medioevo.
Giorno 3 Tra laghi e boschi
Prima tappa al Lago Sevan, noto anche come la “Perla Blu dell’Armenia”. Sulla penisola si erge il Monastero di Sevanavank, da cui si gode una vista suggestiva sul lago e sulle montagne circostanti. Si prosegue poi verso Dilijan, cittadina immersa nei boschi. Il quartiere storico di Old Dilijan ospita case storiche restaurate, botteghe artigiane e caffè. Il Museo Sharambeyan offre uno spaccato della vita armena tradizionale. A pochi chilometri si trova il Monastero di Haghartsin, un luogo immerso nei boschi, ideale per chi cerca tranquillità, natura e spiritualità. A Dilijan bisogna assaggiare il gata al timo, un dolce tipico dal sapore inconfondibile.
Giorno 4 Tra fede cultura
Giornata dedicata al patrimonio spirituale del Paese. Si comincia con Echmiadzin, sede della Chiesa Apostolica Armena, che custodisce affreschi, reliquie e testimonianze della fede armena. Il Museo del Tesoro di Echmiadzin conserva oggetti sacri di grande valore storico, come la Lancia Sacra e le reliquie dell’Arca di Noè. Sulla via del ritorno a Yerevan, sosta alle rovine della Cattedrale di Zvartnots, costruita nel VII secolo e crollata nel X. Il sito, patrimonio UNESCO, mantiene un grande fascino grazie alla sua architettura originale e alle decorazioni in pietra. Una volta arrivati a Yerevan, c’è tempo per visitare il Matenadaran, l’istituto dei manoscritti che conserva migliaia di antichi volumi. Decorati con minuziosa precisione, sono documenti di valore inestimabile.
Giorno 5 Regione di Lori
La giornata è dedicata alla regione settentrionale di Lori, terra di verdi vallate, monasteri medievali e antichi villaggi. Prima tappa al Monastero di Akhtala, noto per le sue fortificazioni e i suoi affreschi interni. Si prosegue con la visita ai monasteri di Haghpat e Sanahin, esempi straordinari dell’architettura religiosa armena medievale.
Giorno 6 Verso sud
L’itinerario continua verso sud con la visita al Monastero di Khor Virap, situato ai piedi del Monte Ararat. Il panorama sul monte sacro e la sua storia leggendaria ne fanno una delle mete più iconiche del Paese. Si raggiunge quindi il villaggio di Areni, cuore della viticoltura armena. Una degustazione di vini locali permette di apprezzare i vitigni autoctoni, come il Sev Areni. Poco distante, la Grotta Areni-1 è un sito archeologico di fama mondiale, dove sono state scoperte la cantina vinicola (6.100 anni) e la scarpa in pelle (5.500 anni) più antiche del mondo.
Ultima tappa della giornata, il Monastero di Noravank, le cui architetture in pietra rossa e lo scenario circostante lo rendono uno dei complessi monastici più fotografati dell’Armenia. Pernottamento nella cittadina di Goris, ideale per rilassarsi dopo una giornata intensa.
Giorno 7 Il gioiello del Syunik
L’ultimo giorno è dedicato al Monastero di Tatev, tra i luoghi più simbolici dell’Armenia. Per raggiungerlo si utilizza la Wings of Tatev, la funivia reversibile, che offre viste spettacolari sulla gola del fiume Vorotan. Il complesso monastico risale al IX secolo ed è stato uno dei più importanti centri spirituali e culturali dell’Armenia medievale. Sulla strada del ritorno, una sosta alla cascata di Shaki, immersa nel verde, offre un momento di contemplazione e tranquillità prima del rientro.
Sette giorni non bastano a visitare le meraviglie dell’Armenia, ma permettono di coglierne l’essenza: città vive, monasteri silenziosi, natura potente e un’ospitalità che lascia il segno.





