In Messico manca poco all’inaugurazione del primo tratto del Tren Maya, la maxi opera simbolo della presidenza di Andres Manuel Lopez Obrador. Il treno, che attraversa gli stati di Tabasco, Chiapas, Campeche, Yucatan e Quintana Roo, facendo tappa nei siti archeologici più rinomati della penisola dello Yucatan, sarà inaugurato il 15 dicembre, permettendo una mobilità più fluida ai milioni di turisti che ogni anno visitano la regione.
Il Tren Maya è destinato anche a facilitare il trasporto delle merci verso alcune delle capitali turistiche del Messico, come Cancun, Playa del Carmen e Merida. Ed è previsto che i binari si colleghino con la ferrovia interoceanica di Tehuantepec nella città di Palenque, inserendo la regione nei flussi commerciali che attraversano il Paese latinoamericano.
“È l’opera pubblica più importante del mondo – ha detto Lopez Obrador – non esiste ferrovia moderna che sia stata costruita in così poco tempo, né in Cina né in Spagna”.
La governatrice dello stato di Quintana Roo, Mara Lezama, ha definito il progetto – che chiuderà definitivamente i cantieri a fine febbraio -come il ‘treno della giustizia sociale’.
Secondo le proiezioni del governo, l’infrastruttura è destinata a diventare una pietra miliare dello sviluppo economico del Sud-est messicano, storicamente ignorato dagli investimenti federali. Alcuni segnali che corrono in questa direzione sono già visibili: una ricerca di mercato della piattaforma Flat.mx, rivela che il valore al metro quadro degli immobili è cresciuto del 400% da inizio lavori. Inoltre, stando
ai dati ufficiali, la sola costruzione dell’infrastruttura ha già generato più di 110 mila posti di lavoro.
Tuttavia, dalla sua presentazione, la mega opera di Obrador è stata oggetto di innumerevoli critiche, soprattutto da parte degli ambientalisti. L’Ong CartoCritica attraverso un’analisi delle foto satellitari ha stimato che quasi 7mila ettari di foresta sono stati persi per la realizzazione della ferrovia e delle attività economiche che l’affiancano. Mentre Greenpeace ha denunciato la mancanza di trasparenza del governo messicano nelle analisi sull’impatto ambientale ed ha evidenziato criticità per quanto riguarda l’inquinamento dell’acqua e l’impatto sulla biodiversità della regione.