Viaggio tra le ghost town del Wyoming
20 Ottobre 2025, 10:00
Photo credits @haley.schroth
Durante il 1800, in Wyoming, migliaia di agricoltori e le loro famiglie intrapresero un lungo viaggio di sei mesi lungo l’Oregon Trail, mentre cercatori d’oro si dirigevano verso ovest con la speranza di trovare fortuna.
Le tracce dei loro insediamenti abbandonati sopravvivono ancora nel Cowboy State, offrendo uno sguardo raro su quell’epoca ormai passata. Tra antichi cimiteri, cabin di legno e sentieri solcati dai carri, le città fantasma del Vecchio West in Wyoming evocano suggestioni che trasportano nel passato.
South Pass City
Situata in un canyon protetto, conobbe il suo momento di gloria con la scoperta dell’oro nel 1860, diventando una delle città più vivaci della regione. Circa 2.000 minatori vivevano in alloggi precari nelle vicinanze e portavano l’oro estratto all’ufficio di valutazione prima di spenderlo nei negozi e della comunità. Entro il 1872 l’attività nella miniera Clarissa iniziò a diminuire e la maggior parte dei lavoratori si spostò altrove, abbandonando la città che avevano contribuito a costruire.
Quella che un tempo era una località abbandonata è oggi un sito storico statale, con oltre 20 edifici autenticamente restaurati, sempre animato da visitatori desiderosi di immergersi nella sua affascinante storia. Qui è possibile partecipare ad attività d’epoca, come cercare l’oro nel Willow Creek o gustare una soda alla salsapariglia presso il General Store Smith-Sherlock.
Atlantic City
Questa città mineraria in piena espansione conobbe un periodo di breve prosperità alla fine degli anni 1860. Contava quasi 2.000 minatori, molti dei quali erano vacanzieri o cercatori d’oro occasionali desiderosi di trovare fortuna. Si narra che durante il suo massimo splendore Atlantic City ospitasse una birreria, una sala da ballo e persino un teatro d’opera. Ancora oggi, in questa celebre città fantasma del Wyoming, si possono ammirare molte delle costruzioni originali in legno, tra cui una chiesa e un emporio.
Kirwin
Uno dei luoghi abbandonati più affascinanti del Wyoming. Negli anni 1890, Kirwin contava 38 edifici e circa 200 abitanti, molti dei quali si trasferirono lì durante il boom dell’oro e dell’argento. Il declino della città ebbe inizio nel 1907, quando una violenta tempesta di neve provocò una valanga che causò la morte di tre persone. Negli anni ’30, la zona venne incorporata nel Double D Guest Ranch, un luogo che accolse anche l’aviatrice statunitense Amelia Earhart e suo marito.
I Meeteetse Museums organizzano ogni anno ad agosto un tour della storica città mineraria. La visita, che dura circa quattro ore, parte alle 9 del mattino. Il tour è gratuito, anche se sono gradite le donazioni. Da maggio a ottobre, inoltre, è possibile partecipare ai tour off-road e in ATV verso Kirwin, disponibili sia con guida che in forma autonoma.
Eadsville
Fu fondata nel 1891 da Charles W. Eads, che rivendicò un’area mineraria attorno a una grande sorgente. La notizia della presenza di oro, argento, piombo e rame nella regione si diffuse rapidamente, attirando circa 50 persone che speravano di fare fortuna. Una dozzina di cabin furono costruite per ospitare questi cercatori, ma Eadsville venne abbandonata agli inizi del XX secolo, quando i minerali preziosi iniziarono a scarseggiare. La sorgente dove Eads fece la sua prima rivendicazione è oggi il centro di questa città fantasma, con i resti delle fondamenta di alcune cabine e una piccola tomba.
Point of Rocks Stage Station sull’ Overland Trail
Sebbene la stazione di Point of Rocks Stage non sia tecnicamente una città fantasma, è l’unica struttura completamente intatta lungo l’Overland Trail, costruita nel 1862. Questo luogo rappresenta senza dubbio un relitto del passato e uno dei siti più affascinanti abbandonati del Wyoming. Dopo aver esplorato l’edificio, proseguite verso ovest lungo l’Overland Trail. A meno di un quarto di miglio, troverete tombe recintate risalenti al XIX secolo. Dopo aver visitato questa zona che emana un’atmosfera da Vecchio West, imboccate di nuovo l’I-80 e guidate per altri 40 chilometri in direzione di Rock Springs e Green River. Queste cittadine nel sud-ovest del Wyoming offrono numerose attrazioni e fungono da porta d’accesso alla spettacolare Flaming Gorge National Recreation Area.
Piedmont
Questa cittadina della Union Pacific Railroad fu fondata nel 1867 e divenne una stazione di rifornimento di legna e acqua, ospitando saloon, un emporio, un ufficio telegrafico e numerosi attività fiorenti. Oggi rimangono solo alcune strutture in rovina. Tra i resti, ciò che colpisce di più sono i forni per il carbone, costruiti nel 1877 da Moses Byrne, contribuendo allo sviluppo dell’industria del legname. Piedmont e la vicina Hillard si rivelarono città ideali per la produzione di carbone, grazie alla vicinanza alla ferrovia e alle Uinta Mountains che permettevano di produrre e spedire fino a 100.000 barili ogni mese. Piedmont Kilns si trova a circa 16km da I-80, prendendo l’uscita 24 verso Leroy Road. È possibile esplorare i resti dei forni, leggere i pannelli informativi e usufruire di due aree picnic, accessibili ogni giorno dall’alba al tramonto.
Kane
Situata nei pressi di quello che un tempo rappresentava un essenziale snodo ferroviario per il trasporto merci, Kane era un punto strategico per il commercio di bestiame e legname, giocando un ruolo cruciale nella regione prima della costruzione delle strade asfaltate.
La cittadina conobbe un periodo di crescita grazie all’aumento del turismo e all’espansione verso ovest. Da semplice luogo di svago per agricoltori e allevatori, Kane si trasformò in una vera e propria città, dotata di una scuola, una banca e due hotel. Tuttavia, la vicinanza al corso d’acqua decretò anche il suo destino. La costruzione della diga di Yellowtail comportò la condanna di Kane, sommersa una volta che il bacino del lago Bighorn fosse stato riempito. Oggi Kane è una delle più tranquille città fantasma dell’antico West. Qui i visitatori possono ancora vedere i piloni di un ponte e un segnalatore ferroviario, oltre al Cimitero Kane/Iona, tuttora utilizzato.