venerdì, 29 Marzo 2024

Norma pro-Alitalia, nozze Fs-Anas e tassa Airbnb: arriva la manovra

Dal via libera alle nozze Fs-Anas all’aumento di capitale di Invitalia necessario alla garanzia pubblica per Alitalia passando per la tassa Airbnb. Il testo definitivo della manovrina non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, gli interventi di quello che si annuncia un maxidecreto da 68 articoli (quasi una legge di bilancio vera e propria) sembrano ormai in gran parte delineati.

Intanto Alitalia: “Al fine di favorire le attività di investimento nel settore dei trasporti, funzionali al consolidamento e sviluppo dei relativi servizi, anche tramite la attrazione di investimenti esteri – si legge nell’ultima bozza della manovrina – il Ministero dell’Economia e delle Finanze è autorizzato a deliberare e sottoscrivere, anche in più soluzioni, un aumento del capitale sociale di Invitalia, nella misura massima di 300 milioni di euro nell’anno 2017″. L’aumento dovrebbe consentire alla controllata del Tesoro di fornire garanzia pubblica ad Alitalia.

Inoltre la manovrina dà l’ok alle nozze per Anas e Fs, con l’impegno ad aumentare gli investimenti del 10% nel 2017 e di altrettanto nel 2018. Un articolo della bozza della manovra autorizza infatti il ministero dell’Economia, nel rispetto delle normative europee, a trasferire le azioni di Anas alle Ferrovie dello Stato, attraverso un aumento di capitale. L’obiettivo è il rilancio degli investimenti del settore attraverso una gestione integrata delle reti ferroviarie e stradali di interessa nazionale.

Infine, dal 1 giugno scatteranno le nuove regole sulla cedolare sugli ‘affitti brevi’ che riguarderà sia le case vacanze, sia gli immobili affittati tramite portali come Booking e Airbnb. La norma conferma l’aliquota al 21% (opzionale) ma stabilisce che i soggetti che esercitano l’attività di intermediazione, agenzie immobiliari o portali online, agiscano da sostituti d’imposta trattenendo le tasse da pagare. In caso di irregolarità nella comunicazione dei contratti è prevista una multa fino a 2 mila euro.

 

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