Carbonara Day, per 9 italiani su 10 il ‘tipo’ di pasta fa la differenza

10250840 - spaghetti carbonara on casserole


Pasta, guanciale, uovo, pecorino romano e pepe nero, cinque ingredienti per la ricetta italiana più amata, discussa e replicata al mondo. La carbonara ha mille volti ma, in tutte queste declinazioni, la pasta rimane il minimo comun denominatore, in cui il formato preferito fa la differenza: per tutti gli italiani o quasi (93,4%) il formato di pasta è importante per la buona riuscita del piatto e per quasi 1 italiano su 2 (47,2%) è un elemento molto importante.

La pasta lunga vince sulla pasta corta 6 a 4. Sono, infatti, 6 italiani su 10 (57,9%) a preferire i formati lunghi, contro il 36,8% che preferisce la pasta corta. Prevale inoltre la pasta rigata rispetto a quella liscia: 61% contro il 32,2%. Non sorprende, quindi, che il formato più votato per questo piatto siano gli spaghetti (scelti dal 59,9% degli italiani e il preferito per il 51,7%.

A rivelarlo un’indagine demoscopica realizzata da AstraRicerche per i pastai di Unione Italiana Food per indagare il rapporto degli italiani con la regina delle ricette tradizionali del nostro Paese e scoprire quali sono i formati di pasta preferiti dei consumatori quando la portano in tavola.
Il tema della IX° edizione del #CarbonaraDay, infatti, è #FormatoCarbonara: spaghetto, rigatone, mezza manica o tonnarello, qual è il formato ideale perla Carbonara? L’evento torna il 6 aprile con la spaghettata social più amata al mondo.

Per questa 9ª edizione, i pastai di Unione Italiana Food hanno coinvolto tre Carbonara Master d’eccezione, ognuno esperto di differenti formati: Barbara Agosti (Eggs) l’ambasciatrice della Carbonara a Milano che si diverte a prepararla con i formati più creativi, Sarah Cicolini (SantoPalato), la stella cometa della cucina romana che per la Carbonara sposa il rigatone, e Luciano Monosilio (Luciano Cucina Italiana), il Re indiscusso della Carbonara e maestro del formato con lo spaghetto.