Eataly compie dieci anni e si prepara a sbarcare in Borsa nel 2018. Impressionanti i numeri del gruppo con 37 punti vendita a livello mondiale: 22 in Italia e 15 all’estero, con 157 ristoranti dove mangiano ogni giorno 23.000 persone. I visitatori sono 25 milioni l’anno, in dieci anni sono state assunte 5.500 persone e 8.846 prodotti sono stati esportati per la prima volta.
“Stiamo tessendo la tela – spiega il patron Oscar Farinetti – per andare in Cina, in India e nel Far East. Oggi siamo in 12 Paesi, il nostro obiettivo è essere presenti in tutte le 194 nazioni del mondo”.
Previste, infatti, aperture a Mosca, Los Angeles, Toronto, Parigi e Londra.
“Una cosa è certa – afferma Farinetti – Eataly sarà quotata. Non credo quest’anno, è difficile, molto più probabile nel 2018 Siamo l’unica azienda globale che si occupa di food retail nel mondo e abbiamo il dovere di offrire una parte delle nostre azioni ai cittadini italiani. Lo faremo volentieri”.
Attualmente, il progetto più importante il Italia il è il ‘Fico Eataly World’, a Bologna, parco tematico dell’eccellenza agroalimentare, che aprirà il 4 ottobre. “Investiremo oltre 100 milioni. Si tratta di una realtà su 100.000 mq, con 40 officine di produzione, 25 ristoranti, 14 aule didattiche, 6 grandi giostre, 2 ettari scoperti dedicati alla coltivazione. Vogliamo portarci ogni anno 1 milione e mezzo di turisti stranieri, 1 milione e mezzo di turisti italiani, 500.000 bambini, 1 milione di pensionati. Il nostro obiettivo è aiutare il Paese a raddoppiare il numero di turisti”, sottolinea Farinetti.
L’attività di Eataly ha preso il via il 27 gennaio 2007 nell’ex fabbrica Carpano di Torino che ha ospitato la festa per il decennale. Evento clou la cena Gourmet al ristorante Eataly Lingotto, aperta a tutti senza prenotazione al prezzo di 10 euro: dieci chef stellati ai fornelli affiancati da uno tra i quindici migliori pizzaioli al mondo e dal pasticcere di Eataly Luca Montersino.