Il governo argentino ha disposto la proroga della chiusura delle sue frontiere fino al 28 febbraio, un provvedimento che ha l’obiettivo di contrastare la pandemia da coronavirus e che riguarda in particolare l’ingresso nel Paese degli stranieri non residenti “attraverso porti, aeroporti e punti di frontiera, con l’obiettivo di ridurre le possibilità di contagio”.
Inoltre, l’Amministrazione nazionale dell’aviazione civile (Anac) “manterrà la sospensione delle autorizzazioni e permessi disposti per quanto riguarda le operazioni di trasporto aereo in voli diretti che abbiano come origine o destino il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di fronte alla presenza di una nuova versione (britannica) del Covid-19”.
Particolare attenzione la decisione amministrativa riserva ai voli provenienti da Stati Uniti, Messico, Europa e Brasile, disponendo la riduzione delle “frequenze dei collegamenti aerei per il trasporto passeggeri del 30% per le prime tre destinazioni, e del 50% per il Brasile”.
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