Catalogna, operatori contro aumento tassa turistica
03 Marzo 2025, 12:24
Un’opposizione frontale al raddoppio della tassa turistica fino a 15 euro al giorno per persona, deciso nell’ambito della riforma fiscale concordata dal governo socialista della Generalitat in Catalogna con il partito di sinistra Comuns (Podemos), è stata espressa dal patronato degli Industriali catalani Foment del Treball, per il quale l’aumento “asfissia il settore”.
“È una misura di riscossione che attacca la competitività e la destagionalizzazione del turismo poiché pretende applicare lo stesso incremento della tassa a tutte le categorie alberghiere ed epoche dell’anno”, segnala il patronato degli industriali in una nota, in cui annuncia azioni “per impugnare legalmente l’iniziativa”.
Per limitare le conseguenze del turismo di massa, potenziare i servizi di pulizia, trasporto e sicurezza dei quali beneficiano i turisti, soprattutto in città meta di flussi record come Barcellona, l’intesa sottoscritta dal governo guidato dal socialista Salvador Illa con i Comuns prevede che l’attuale tassa turistica possa essere raddoppiata, fino a un massimo di 15 euro al giorno per persona. E che il 25% del ricavato sia destinato a incrementare le politiche per la casa. Ma l’iniziativa ha provocato una levata di scudi da parte di albergatori e gestori di appartamenti turistici, per i quali “minaccia di distruggere la competitività del settore”.
“Rifiutiamo la misura e il modo in cui sarà adottata poiché non tiene conto del settore, che deve essere consultato prima che sia applicata”, ha segnalato il segretario generale della Confederazione Imprenditoriale Alberghiera di Catalogna e degli Hotel di Barcellona, Manel Casals in dichiarazioni ai media. Il settore chiede anche che gli introiti fiscali siano destinati a “mitigare la mancanza di investimenti in tutte le infrastrutture necessarie per garantire il buono stato di salute turistica in Catalogna”.