Torna fruibile una prima sezione della Grande Muraglia, quella che va da Bei Liu Lou e Nan Wu Lou Ban, come ulteriore segnale degli sforzi della Cina per il ritorno alla normalità dopo la crisi del coronavirus. Chiusa il 25 gennaio nel pieno dello scoppio dell’epidemia diventata pandemia, la parte più popolare, quella di Badaling, terrà un orario di visite dalle 9 alle 16. Distante 70 km circa da Pechino, hanno riportato i media ufficiali, dal giugno del 2019 il tratto ha un tetto di 65.000 visitatori giornalieri. Nella fase iniziale, i flussi consentiti saranno solo il 30% di quelli tradizionali. Rigide le regole d’accesso: prenotazione obbligatoria in anticipo dei biglietti sul sito web ufficiale o attraverso la app WeChat; registrazione dello stato di salute con Health QR code (via AliPay o WeChat) che se mostra il colore verde dà il diritto d’accesso perché segnala il buono stato di salute; obbligo di indossare la mascherina e di osservare la distanza di almeno un metro dagli altri. Le altre sezioni, come la funicolare e il museo di Badaling, resteranno chiusi.
Inoltre è stato riaperto anche il Mausoleo dell’Imperatore Qin Shi Huang, sito archeologico dalla provincia nord-occidentale cinese dello Shaanxi dove furono rinvenuti i famosi Guerrieri dell’Esercito di Terracotta, dopo due mesi di chiusura dovuta all’epidemia di COVID-19. Secondo l’ufficio provinciale preposto alla tutela del patrimonio culturale, per visitare il museo i turisti dovranno prenotarsi in anticipo. Ogni giorno saranno autorizzate le visite di massimo 8.000 persone. Il museo non accetterà gruppi di turisti e non saranno forniti altri servizi di guida diversi da quelli automatizzati. Anche altri tre musei della provincia, tra cui lo Shaanxi History Museum, riapriranno al pubblico da oggi.