La Cina ha annunciato la ripresa dei tour di gruppo in un altro corposo pacchetto di Paesi, in cui figurano Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone e Corea del Sud, revocando i divieti decisi nel 2020 per contrastare il Covid-19, a pochi mesi dalla fine della politica della ‘tolleranza zero’ presa all’improvviso a dicembre.
“D’ora in avanti, le adv in tutto il Paese e le compagnie di viaggio online riprenderanno a organizzare tour di gruppo in uscita in oltre 70 Paesi”, ha affermato in una nota il ministero della Cultura e del Turismo.
L’elenco include la maggior parte degli Stati dell’Unione Europea, insieme a India, Pakistan e Australia, il cui inserimento coincide con il miglioramento delle relazioni tra Canberra e Pechino. I gruppi turistici cinesi avevano già ricevuto il permesso di visitare un piccolo numero di Paesi a inizio 2023 nell’ambito di un programma di prova, tra cui mete popolari come Thailandia, Italia e Francia.
Il ministero ha aggiunto che il turismo in uscita si è sviluppato in modo stabile dall’inizio del periodo di prova, “svolgendo un ruolo positivo nel promuovere la promozione degli scambi turistici e della cooperazione”.
La Cina ha avuto nel 2019 il più grande mercato del turismo in uscita al mondo, con i suoi residenti che hanno fatto 155 milioni di viaggi all’estero, secondo le stime di McKinsey. I draconiani protocolli anti-Covid hanno ribaltato le posizioni negli ultimi tre anni, poiché le autorità cinesi hanno anche limitato i rinnovi dei passaporti e tagliato i voli internazionali per scoraggiare i viaggi. “Attualmente, i voli passeggeri su scala internazionale continuano a riprendere e il desiderio dei cittadini cinesi di viaggiare all’estero è in aumento”, ha dichiarato il ministero degli Esteri.
La Cina ha ripreso a rilasciare una serie di visti agli stranieri a marzo, ma il turismo in entrata rimane a una frazione dei livelli pre-pandemia. Drammatica anche la situazione dei flussi turistici dall’estero in Cina: solo 52.000 unità nel primo trimestre 2023 contro i 3,7 milioni dell’analogo periodo 2019.