sabato, 4 Gennaio 2025

Disastro aereo in Sud Corea, perquisiti uffici Jeju Air

La polizia sudcoreana ha reso noto che “un’operazione di ricerca e sequestro è stata condotta” dopo lo schianto aereo costato la vita a 179 persone: gli agenti sono entrati nell’aeroporto di Muan, nell’ufficio della compagnia Jeju Air a Seul e in una sede locale dell’autorità regionale del settore aeronautico.

“La polizia intende determinare rapidamente e rigorosamente la causa e la responsabilità di questo incidente in conformità con la legge”, hanno spiegato le autorità coinvolte nell’operazione.

Domenica 29 dicembre un Boeing 737-800 della compagnia low cost sudcoreana proveniente da Bangkok è atterrato pancia a terra e ha colpito un muro di cemento alla fine della pista, piegandosi in due e prendendo fuoco. Solo due delle 181 persone a bordo del volo – una hostess e uno steward – sono sopravvissute all’incidente, il peggior disastro aereo della storia avvenuto in Corea del Sud.

Intanto gli investigatori hanno estratto i dati iniziali da una delle scatole nere del Boeing 737-800. Per il registratore vocale della cabina di pilotaggio “l’estrazione iniziale è già stata completata”, ha detto il viceministro per l’Aviazione civile Joo Jong-wan aggiungendo che gli esperti stanno ancora esaminando come estrarre i dati dalla seconda scatola nera, il registratore dei dati di volo.

Contestualmente, il direttore generale per la Politica di sicurezza aerea, Yoo Kyeong-soo, ha reso noto che le ispezioni speciali di tutti i Boeing 737-800 utilizzati dalle compagnie aeree sudcoreane ordinate dopo l’incidente di domenica riguardano i carrelli d’atterraggio dei velivoli. Le ispezioni in corso si stanno “concentrando principalmente sul carrello di atterraggio, che in questo caso non si è dispiegato correttamente”, ha detto il funzionario.

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