Indonesia espelle turisti indisciplinati e pensa a tetto ingressi a Bali

Balinese women in traditional costumesis standing in the gate of Lempuyang temple on Bali isalnd, Indonesia

Le autorità indonesiane continuano ad espellere i turisti stranieri che violano la legge sull’isola di Bali: 20 russi sono stati espulsi su 72 stranieri costretti a lasciare il Paese dall’inizio dell’anno. Lo riportano i media internazionali. Il ministro degli Affari marittimi e degli investimenti, Luhut Binsar Panjaitan, ha proposto negli ultimi giorni di introdurre una tassa di soggiorno all’ingresso sull’isola e di prendere in considerazione l’imposizione di un limite agli arrivi dei turisti a rischio. Le autorità dell’isola, inoltre, avevano già chiesto al governo di abolire la concessione dei visti all’arrivo per i cittadini russi e ucraini dopo che alcuni turisti provenienti da questi due Paesi erano stati scoperti a lavorare illegalmente.

Di recente, le autorità indonesiane hanno espulso due turisti stranieri. Uno di loro è un russo che si è spogliato su una montagna sacra a Bali: il mese scorso l’uomo è stato arrestato dopo che sui social è apparsa una sua foto in posa con i pantaloni alle caviglie sul Monte Agung. Prima di essere espulso, l’uomo è stato costretto a prendere parte a un rituale di purificazione davanti alla montagna.

Alla fine della scorsa settimana, inoltre, il servizio immigrazione indonesiano ha espulso una donna australiana che stava litigando con gli agenti di polizia dopo essere stata fermata perché guidava una motocicletta senza casco.

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina sono centinaia i cittadini russi e ucraini che hanno lasciato i loro Paesi per trasferirsi nel Paese del Sud-Est asiatico. Le autorità dell’isola stanno inasprendo le sanzioni per gli stranieri che non rispettano le leggi locali, ma i residenti si lamentano soprattutto dei russi che lavorano illegalmente come parrucchieri, istruttori e guide.

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