venerdì, 3 Maggio 2024

L’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo incontra Astoi e FTO

Israele si prepara a ripartire con ottimismo e determinazione. Questo lo spirito che si è respirato durante l’incontro organizzato giorni fa dall’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo e fortemente caldeggiato dalla direttrice dell’Ente, Kalanit Goren Perry. “Non potevamo non far sentire la nostra voce. È nostro compito cercare in tutti i modi di creare, costruire, informare a fianco dei nostri partner”, ha detto Kalanit.
Alla presentazione delle attività realizzate dall’Ente nel 2020 ha fatto seguito un messaggio coinvolgente inviato per questo incontro da Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, che ha voluto sottolineare la necessità di riprendere il pellegrinaggio e in generale il viaggio verso a Terra Santa.
Efrat Meir-Groman, Director Europe Marketing Department, Israel Ministry of Tourism,  ha voluto introdurre l’incontro sottolineando come Israele sia una destinazione perfetta per il giorno dopo, in grado di coniugare spazi aperti con spiritualità e sostenibilità, in grado di rispondere alle esigenze turistiche di un mercato sempre più tailor made.
Tra i protagonisti del Panel: Gabriele Milani, direttore di FTO, Federazione Turismo Organizzato; Yossi Fatael, General Manager, Israel Incoming Tour Operator Association; Andrea Vannucci, Astoi, board of Directors.
Tra i temi affrontati: il prodotto Israele: come dovrà essere modificato ed adattato alle nuove esigenze, in considerazione della ripartenza dell’industria turistica; l’individuazione del primo o dei primi target di riferimento; vaccino e prossimità, i due termini di maggior interesse in ambito turistico in questo momento: quale relazione tra efficacia di campagna vaccinale e turismo di prossimità in vista della ripartenza; quali possono essere le attuali esigenze di Tour Operator, Agenzie di Viaggio, Compagnie aeree e partner dell’ambito turistico; quanto è già cambiato il settore del turismo e come e quando si potrà tornare ad una normalità di azione.
“Abbiamo imparato in questo annus horribilis come sia necessaria la flessibilità, come molte delle nostre certezze siano cambiate, come la sicurezza debba essere posta al primo posto, come i tempi dell’offerta debbano essere più vicini e più concentrati. Le parole d’ordine sono ‘cooperazione’, senza la quale non sarà possibile riprendere a lavorare e ‘flessibilità’ se anche non conosciamo ancora tutti i protocolli di viaggio – ha detto Gabriele Milani – La nostra associazione non rappresenta solo TO o network di adv, ma anche differenti giocatori nella filiera del turismo e la parola innovazione è per noi fondamentale e sappiamo che dobbiamo continuare a crescere e a rinnovarci. Non possiamo confidare solo nel vaccino. È necessario definire il protocollo d’azione cominciando dalle esigenze degli operatori che promuovono turismo di gruppo, come per esempio le opere di pellegrinaggio con noi associate, che non possono prevedere alcuna promozione senza la conoscenza in tempo utile delle fondamentali regole e dei protocolli”.
Dopo Milani è intervenuto nel panel Yossi Fatael, General Manager, Israel Incoming Tour Operator Association. ”L’Italia è nel nostro cuore  – ha detto Yossi – e la campagna vaccinale realizzata fa si che ora Israele sia una nazione assolutamente sicura, la più sicura se consideriamo gli standard internazionali. In linea con questo, individuo come target di viaggio probabilmente rappresentanti di fascia elevata o classe media, subentrando in ogni caso la necessità di essere in ogni momento responsabili dei turisti che arriveranno, di qualsiasi target essi siano. Limitatamente poi alla questione riguardante vaccini e protocolli, è necessario avere una linea comune di azione dove tutti siano allineati, per il bene dei clienti, attraverso ben definite partnership, continuando a discutere azioni necessarie per il bene del cliente finale. Al momento i protocolli di ingresso non sono definiti e sarà quindi necessario ricevere linee guide valide per tutti”.
Incisivi anche gli interventi di Andrea Vannucci, in rappresentanza di Astoi, che ha individuato la fascia delle persone relativamente giovani come il primo target che inizierà a viaggiare, naturalmente in relazione con le disponibilità economiche, individuando quindi nella classe media, ancora una volta, la possibilità e la volontà di riprendere a viaggiare, ma sempre in nome della flessibilità e dell’offerta di un prodotto senza rischio. Fondamentale sarà la creazione di nuovi prodotti da parte dei TO, pacchetti attraenti che consentano di conoscere Israele nella sua completezza, azione questa che gli operatori italiani potranno realizzare solo con il supporto puntale dei DMC. “Certo non possiamo continuare con questa situazione di totale stop obbligato e quindi è necessario che venga data l’opportunità di aprire corridori per viaggiare, creando facilitazioni di tassazione per coloro che sono pronti a mettersi in viaggio: ma devono essere stabilite delle regole su come ripartire. Dobbiamo essere tutti insieme in questa azione di promozione per aver successo nella ripresa. Aiutateci ad uscire da questa situazione critica creando prodotti specifici, anche con l’attenzione ai costi, insieme alla garanzia della sicurezza” ha sottolineato Vannucci.

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