L’ultimo scontro Biden-Trump è sul bando viaggi in Usa


Mentre in una Washington blindata si prepara l’inauguration day per l’insediamento di Biden, il presidente uscente Donald Trump lancia una ennesima sfida, revocando il divieto di ingresso negli Stati Uniti, causa Covid, per i viaggiatori provenienti dall’ area Schengen, dalla Gran Bretagna, dal Brasile e da altri Paesi. Restano invece le limitazioni per Cina e Iran per la loro carenza di trasparenza e cooperazione con gli Usa nella lotta alla pandemia. La decisione è stata presa alla luce della direttiva emessa il 12 gennaio scorso dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), secondo cui dal 26 gennaio tutti i passeggeri che arrivano in Usa da Paesi stranieri devono avere la prova di un test negativo al Covid-19 o la documentazione attestante la guarigione.

Immediata però a risposta su twitter della futura portavoce di Biden, Jen Psaky: la nuova amministrazione “non toglierà le restrizioni Covid esistenti per i viaggiatori provenienti dall’estero”. “Con il peggioramento della pandemia e l’emergere nel mondo di varianti più contagiose, questo non è il momento di revocare le restrizioni sui viaggi internazionali. Anzi intendiamo rafforzare le misure di salute pubblica sui viaggi internazionali per mitigare ulteriormente la diffusione del Covid 19”, ha aggiunto.

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