Ottimi risultati a Città del Messico per la 3^ edizione della ‘Sfilata del Giorno dei Morti’, svoltasi a fine ottobre. Quasi 2 milioni di persone hanno assistito all’evento svoltosi in capitale con un aumento dell’80% rispetto al milione di spettatori che hanno assistito alla sfilata nel 2017.
In un solo fine settimana, il Ministero del Turismo del Messico (SECTUR) stima entrate per 26,3 milioni di dollari, il 33% in più rispetto all’anno precedente. Forte crescita anche nell’occupazione alberghiera a Città del Messico che ha ospitato 145.800 visitatori, con un aumento dell’82% rispetto agli 80.000 visitatori dello scorso anno.
La Sfilata del Giorno dei Morti, creata nel 2015, si è aggiunta a una delle feste più significative dell’espressione culturale messicana, ovvero il Giorno dei morti. Questa celebrazione è stata riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO il 7 novembre 2003.
“La celebrazione del Giorno dei Morti è una delle esperienze più emblematiche della cultura messicana, che è già un riuscito insieme di molte influenze – ha detto Enrique de la Madrid, segretario del Turismo – Promuovere questo aspetto della nostra cultura e condividere questa celebrazione con il mondo, ha portato a un numero record di visitatori giunti in Messico per interagire con la nostra gente e scoprire le nostre tradizioni. Siamo orgogliosi di far parte di questa storica celebrazione e di estendere un invito a tutti per scoprire il Messico, che è davvero un mondo a sé”.
Inoltre, la Sfilata del Giorno dei Morti è stato un argomento di tendenza su Twitter. Attraverso hashtag diversi, sono state raggiunte 507,9 milioni di persone e 191.405 tweet.
In vista dell’evento dello scorso fine settimana, diversi personaggi della sfilata, come El Charro, Frida e Diego hanno viaggiato in 5 mercati internazionali chiave, tra cui Stati Uniti d’America, Canada, Germania, Francia e Regno Unito, dove lo spirito del Messico e le sue tradizioni sono state svelate in un modo moderno e innovativo.
Per maggiori informazioni: www.visitmexico.com
