Paura a New York ieri mattina per un incidente ferroviario. Il convoglio, molto usato dai pendolari, giunto al terminal di Hoboken, in New Jersey, si è schiantato ad alta velocità contro la stazione che si trova sul fiume Hudson, proprio di fronte a Manhattan. Una delle carrozze che è salita sulla banchina e ha fermato la sua corsa a pochi metri dalla sala di attesa.
Il bilancio è stato di un morto e oltre cento feriti, alcuni in gravi condizioni.
Ancora ignote le cause del disastro. Gli investigatori hanno subito escluso l’ipotesi terrorismo o di un gesto volontario del macchinista. La pista seguita è quella dell’incidente causato o da un malfunzionamento del sistema frenante o da un errore umano.
In tanti sul treno si sono subito accorti, all’ingresso della stazione di Hoboken, che qualcosa non andava. “Eravamo già tutti in piedi in attesa di scendere, ma il treno non rallentava”, racconta un testimone. Immediati i soccorsi, che hanno impiegato alcune ore per liberare tutte le persone rimaste intrappolate tra le lamiere.
Inevitabile la polemica sulla sicurezza di treni e infrastrutture, definite da molti vecchie e inadeguate. Basti pensare all’assenza di un sistema frenante automatico, oramai in uso un po’ ovunque. Qualcuno ricorda come proprio alla stazione di Hoboken successe un incidente simile nel 2011, che provocò 34 feriti.