Parco Yellowstone potrebbe riaprire, in parte, già lunedì dopo inondazione

Il parco nazionale di Yellowstone, negli Usa, potrebbe riaprire parzialmente già lunedì, ma i danni causati dalle inondazioni rischiano di ostacolare il picco della stagione estiva e stanno mettendo a  dura prova le comunità che basano la loro economia sui visitatori. Le forti piogge e il rapido scioglimento delle nevi hanno causato la distruzione di ponti, spazzato via interi tratti di carreggiata e costretto all’evacuazione oltre 10.000 turisti.
La regione settentrionale del parco che ha subito il peso maggiore dei danni dovrebbe essere chiusa per un ‘periodo di tempo considerevole’, spiegano i funzionari del parco, probabilmente fino alla fine della stagione, mentre la parte meridionale meno colpita potrebbe aprire già lunedì. Se la riapertura dell’anello sud può portare sollievo ad alcuni lavoratori del settore, quelli che si affacciano sull’ingresso nord dovranno aspettare a lungo.
Nella città di Gardiner in Montana (porta d’ingresso settentrionale di Yellowstone), i gestori degli hotel ne stanno già sentendo l’impatto. “Non c’è nessuno qui”, ha detto alla Cnn Keri Huesing, proprietaria dello Yellowstone Gateway Inn, spiegando che tutti i turisti tranne uno sono spariti e un albergo vicino ha già chiuso mandando a casa tutti i dipendenti. “È una città di Yellowstone, che vive e muore grazie al turismo”, ha commentato il commissario della contea per i parchi, Bill Berg.

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