Il ministro della Salute ha aggiornato la lista dei paesi verso cui gli italiani possono spostarsi liberamente per ogni tipo di viaggio, anche quelli non essenziali, e quindi anche per turismo, grazie al protocollo dei corridoi turistici.
Dall’1 febbraio, nella nuova ordinanza, vengono prorogate ed estese le misure relative ai cosiddetti ‘corridoi turistici Covid-free’ che riguarderanno ulteriori destinazioni inclusa la Thailandia limitatamente all’isola di Phuket.
Per raggiungere Phuket i viaggiatori devono presentare al vettore all’atto dell’imbarco l’attestazione rilasciata dall’operatore turistico, denominata ‘travel pass corridoi turistici’, contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza Covid. Il test molecolare o antigenico può essere effettuato, altresì, entro le ventiquattro ore successive al rientro nel territorio nazionale, con obbligo di isolamento fiduciario fino all’esito dello stesso. Nell’ambito della sperimentazione dei ‘corridoi turistici Covid-free’, gli operatori turistici comunicano al Ministero della salute, almeno cinque giorni prima del loro ingresso, la lista dei passeggeri che fanno rientro sul territorio nazionale, nonché dei singoli Paesi di provenienza e degli aeroporti di arrivo.
“Era il lontano 7 febbraio 2020 – ha commentato Sandro Botticelli, Marketing Manager Ente Nazionale per il Turismo Thailandese – quando le prime avvisaglie di covid cominciarono a fermare i viaggi internazionali. Eravamo tutti convinti che fosse solo per poche settimane, quelle poche settimane che il nostro ministro della Salute ha trasformato in maniera inaspettata ed inspiegabile in due anni. Inspiegabile è anche la decisione di inserire nei nuovi corridoi solo Phuket, per giunta a fine stagione. Certo, siamo felici dopo quasi due anni di tornare a parlare di viaggi in Thailandia. Febbraio, marzo ed aprile sono ottimi mesi per volare a Phuket, dove si può godere della Thailandia di una volta. L’unico aspetto forse veramente positivo di tutta questa vicenda è che la pandemia ci ha restituito un territorio come quello di 20 anni fa che inevitabilmente aveva sofferto l’over tourism e che dalle immagini e video trasmessi in questi mesi sui vari canali social abbiamo avuto la possibilità di ammirare. Proprio l’isola di Phuket, con le sue spiagge semideserte, ha rivelato scenari pazzeschi che non eravamo più abituati a vedere. Omicron ci permetterà, nei prossimi due o tre anni, di cogliere di questa opportunità. Un consiglio: non perdiamoci questa occasione, Phuket ci aspetta”, ha concliso Botticelli.