L'8 ottobre si festeggia la Giornata del Contemporaneo, giunta quest'anno alla settima edizione dopo il successo del 2010 quando richiamò 150 mila visitatori. Coinvolti circa mille luoghi d'arte tra musei, gallerie, istituzioni, con eventi importanti tra cui l'apertura di nuove mostre (come quelle sull'Arte Povera del Castello di Rivoli e del Maxxi o le tre rassegne del Museo Pecci), incontri e dibattiti.
Ma, avverte Gabriella Belli, presidente di Amaci (l'associazione di 26 musei che promuove l'iniziativa), in questi tempi di crisi serve un progetto nazionale di sviluppo incentrato su cultura e arte. "Si continua a investire su mostre temporanee, con un occhio ai flussi turistici – ha precisato – senza pensare alle iniziative permanenti (ad esempio le collezioni dei musei e il sostegno per le nuove generazioni di artisti) e al cittadino che, coinvolto da appositi progetti, potrebbe diventare assiduo frequentatore delle istituzioni museali". Belli ha dunque invitato il ministero dei Beni culturali, anch'esso da anni marginalizzato, a unirsi con i musei per una nuova progettualità.
"Gli investimenti permanenti non sono diminuiti", ha subito risposto il direttore generale per il patrimonio del ministero dei Beni culturali Antonia Pasqua Recchia sottolineando gli interventi per importanti realtà nazionali quali Palazzo Barberini o gli Uffizi ("ma la Grande Brera segna il passo"), mentre in tutti i musei negli ultimi mesi si è registrato un sensibile incremento di visitatori.