giovedì, 19 Dicembre 2024

A Montecatini il primo appuntamento italiano con l’Adventure Travel World Summit

Dal 15 al 18 ottobre sarà Montecatini ad ospitare per la prima volta in Italia (la terza in Europa) l’edizione 2018 dell’Adventure travel world summit, evento internazionale dedicato al turismo avventura e durante il quale sono attesi 750 delegati da tutto il mondo.

“Per noi – spiega Stefano Ciuoffo, assessore regionale al turismo – è un evento importantissimo perché porta la Toscana sotto i riflettori di un pubblico esigente e particolare, che ha motivazioni di viaggio specifiche, e ci spinge a diversificare l’offerta oltre i segmenti largamente consolidati come quello per gli amanti della cultura o del patrimonio artistico. Il summit è l’occasione giusta per far conoscere e promuovere l’offerta toscana di turismo per gli amanti dell’avventura tra gli oltre 1300 affiliati al network dell’Adventure travel trade association (Atta) che lo organizza e di cui la Toscana, attraverso Toscana Promozione Turistica, è entrata a far parte nel 2016. Abbiamo ambienti e location più che adatte a vacanze attive e l’Atws 2018 segue la prima edizione del nostro AdventureWeek Tuscany”.

La Toscana è la prima regione italiana a diventare un membro attivo di Atta. “In questo segmento turistico – aggiunge Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica – la Toscana non era ancora molto conosciuta fino a poco tempo fa, ma grazie all’AdventureWeek prima e all’Adventure travel world summit l’avventura sta diventando, a tutti gli effetti, un nuovo prodotto della nostra offerta turistica. Prodotto che va ad intercettare una domande che dal 2009 ad oggi è cresciuta del 65% e che, a livello globale, vale oltre 300 miliardi di dollari. Pur restando un turismo di nicchia, quello legato all’avventura interessa un pubblico dall’elevata capacità di spesa: basti pensare che, mediamente, quando un Adventure traveller prenota la sua vacanza attraverso un tour operator, spende tra 338 e i 354 dollari al giorno. Un settore che perciò può avere importanti ricadute sulle comunità e su i territori in cui l’offerta è più strutturata”.

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