lunedì, 23 Dicembre 2024

Si afferma un nuovo trend di turismo slow: è l’Horticultural Tourism

Sono otto le new entry del Network Grandi Giardini Italiani per il 2016: si tratta di Parco Nocivelli (Verolanuova, BS), Villa Badia (Sezzadio, AL), Villa Grock (Imperia) Palazzo Colonna (Roma), Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte (S. Giovanni La Punta, CT), Casa Cuseni (Taormina, ME), Villa Tasca d’Almerita (Palermo) e Tenuta Regaleali (Sclafani Bagni, PA).

Si tratta di una conquista non solo per il network dei più bei giardini visitabili in Italia, ma per l’intero settore dell’Horticultural Tourism. Un nuovo trend turistico, una nuova forma di slow tourism che offre una miglior accoglienza e più servizi grazie alla promozione dei giardini storici e contemporanei attraverso l’appartenenza al network e al loro graduale ammodernamento in termini di ricezione turistica. Nel 99% delle proprietà, infatti, oltre al giardino è possibile visitare Palazzi, Ville storiche e collezioni d’arte. Nel 40% dei giardini aderenti al network è possibile anche pernottare e nell’80% si organizzano meeting, congressi e matrimoni. Poco meno della metà (40% circa) ha un percorso didattico e propone laboratori per bambini e studenti.

Nel 2015 il network ha registrato circa 8 milioni di visitatori anche grazie all’entrata nel network dei due giardini dello Stato Vaticano: Castel Gandolfo e Giardini Vaticani. L’aumento di circa il 30% del numero dei visitatori rispetto al 2014 è da attribuirsi, inoltre, anche al numero crescente di eventi creati e prodotti nel network, oltre 700 l’anno nei 120 giardini aderenti alla rete.

Il buon tempo registrato nel 2015 ha allungato la stagione turistica a beneficio delle gite delle famiglie che sono durate fino alla fine di ottobre, confermando la tendenza per cui il volume di visite registrato in autunno sta arrivando a pareggiare quello primaverile.  

Il turismo culturale ed il cosiddetto Horticultural Tourism (o Turismo Verde) hanno inoltre alimentato un circuito economico virtuoso all’interno del network. Sempre più numerosi, infatti, sono i Grandi Giardini Italiani che reinvestono i propri utili nella proprietà, dotandosi di servizi di ristorazione e pernottamento, marketing e comunicazione. Dove i giardini visitabili non sono dotati di queste infrastrutture, ne beneficiano le strutture di ricezione turistica situate nelle immediate vicinanze. In questo modo, il network ha registrato anche un notevole aumento del personale dipendente, che cresce proporzionalmente rispetto all’aumento delle visite registrate e dei lavori di ristrutturazione e accessibilità operati dai giardini aderenti alla rete.

www.grandigiardini.it

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