“In 6 ore 500 mila accessi a www.verybello.it. Come speravamo grande pubblicità da ironie, critiche e cattiverie sul web… Verygrazie!”. Il ministro dei Beni culturali e Turismo Dario Franceschini ha usato Twitter per esprimere la sua soddisfazione per il successo della nuova piattaforma digitale per la promozione degli eventi collaterali per l’Expo, replicando anche all’ironia di diversi utenti sul nome scelto per il portale.
In effetti il nome fa sorridere, ma forse anche per questo si spera che rimanga impressi, in qualunque lingua, da New York a Pechino. VeryBello raccoglie il calendario di più di 1.300 eventi culturali collaterali al programma ufficiale dell’Expo e che nelle intenzioni del ministro è anche una prima “sperimentazione del modello su cui dovrà investire l’Italia, il più grande e unico museo diffuso del mondo”, per guadagnare competitività e attrattività.
“L’idea – ha detto il ministro presentando il portale a Palazzo Chigi, insieme al ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e al commissario Expo, Giuseppe Sala – è utilizzare l’Esposizione per valorizzare tutto il Paese e fare in modo che i milioni di visitatori in arrivo allunghino il più possibile il loro viaggio nel nostro Paese”.
La priorità è che da Milano i turisti scelgano poi di visitare anche altre città, ognuno seguendo i propri interessi. E non più solo Roma, Venezia o Firenze, i cui centri storici sono già al collasso. Ecco allora che VeryBello!, che sarà presentato il 7 febbraio a tutti i tour operatori stranieri (già disponibile in italiano sarà presto anche in inglese, russo, cinese, spagnolo, portoghese, tedesco e francese), è la summa di una più ampia campagna di promozione (anche con spot su web e negli aeroporti) “per la quale il ministero ha messo in campo 5 milioni di euro. Altrettanto – dice Franceschini – ho chiesto di fare ai Comuni”.
Da Bolzano ad Acireale, passando per le grandi città e i più piccoli borghi, nel portale di VeryBello! ci sono già sei mesi di eventi, da maggio a ottobre, suddivisi per periodo, città e 12 generi (con tanto di foto, geolocalizzazioni, video, link ai social e storytelling).
In tutto, più di 300 mostre, 200 eventi di musica e concerti, 250 di danza e teatro, 80 di cinema, 65 feste tradizionali, 75 festival, 90 serate d’opera, 30 itinerari speciali più una pioggia di eventi per bambini. Si va dalla Biennale d’Arte di Venezia a Umbria Jazz, dai classici al Teatro Greco di Siracusa al Buskers Festival di Ferrara, senza distinzione tra pubblico e privato.
“Vedremo come funziona – ha concluso Franceschini – ma VeryBello! potrebbe diventare uno strumento di promozione permanente”, dedicata al turismo straniero e anche agli italiani che progettano una vacanza in Italia seguendo i propri interessi.
Intanto la prima gaffe c’è già stata: nella prima immagine di copertina non c’erano la Sicilia e metà Calabria.