A cinquanta giorni dall’inaugurazione dell’Expo di Milano, Matteo Renzi tornerà a visitare il cantiere. Il premier sarà a Milano giovedì, o più probabilmente venerdì prossimo. E come già fece appena prima di Ferragosto, il 13 agosto, quando si fermò anche a fare alcuni selfie con gli operai, andrà sul sito. La situazione da allora è cambiata decisamente. Buona parte dei 52 padiglioni dei singoli Paesi sono quasi pronti. L’Albero della Vita, la struttura di 35 metri che sarà l’icona del Padiglione Italia, ormai ha la cima e si vede anche dall’autostrada, e a Palazzo Italia si lavora 24 ore al giorno per terminare di montare tutte le coperture, ultimare gli impianti e terminare la posa dei 7.000 metri quadrati di pavimenti.
”Le cose vanno avanti bene, sono soddisfatto – ha spiegato il commissario unico di Expo Giuseppe Sala – i padiglioni ogni giorno che passa cambiano di aspetto e sono molti i Paesi che stanno lavorando all’interno delle proprie strutture. Parlando in percentuali siamo obiettivamente intorno al 90% – ha aggiunto -. I lavori sono quasi completati per quanto riguarda le infrastrutture. Credo che saranno comunque molto poche le strutture che non avranno completato i lavori entro il termine del 30 aprile”.
Intanto sono stati raccolti nel Libro Bianco sui Tavoli dell’Expo gli 800 progetti ideati dalle imprese negli ultimi cinque anni. La metà dei progetti sono di imprese milanesi mentre il 5% arriva da Roma. Proposte sono arrivate anche da molte altre province italiane. I giovani risultano i più attivi con un quarto delle idee sviluppate, ma anche turismo e cultura mentre le donne hanno proposto un progetto su cinque.
