La Champions League è la competizione più importante del mondo e, per gli appassionati, rappresenta in Europa una grande opportunità, in particolar modo per viaggiare: mettete un campo da calcio, una meta fashion, un paio di giorni e da novanta minuti possono nascere due giorni indimenticabili. Città uniche, scenari pazzeschi, mete sognate e viste attraverso delle cartoline che diventano realtà: non solo calcio ma anche arte, storia, cultura, oltre ad una economia capace di muovere oltre 230 milioni di euro. Il viaggio, nella sua essenzialità, nei suoi 360° vissuti fino in fondo, per scoprire nuove sfumature.
Alcune eterne: Roma, ad esempio, anche quest’anno è scenario da Champions, dato che i giallorossi sono in piena corsa per il passaggio agli ottavi. Due giorni nella città eterna sono una occasione ghiotta per i più. Il fascino eterno della città immortale, la più viva tra le città morte, che continua a splendere e catturare milioni e milioni di appassionati, anche calcistici. Restando in Italia si passa nella grande Milano, la più europea delle città italiane. Passando i confini si arriva in Turchia, nella mitica Istanbul, ma senza allontanarsi troppo basta andare a Londra, magica, unica, uno stato d’animo: chi si stancherebbe di Londra, sarebbe stanco della vita in generale. Ed ancora la Spagna, con Barcellona e Valencia, il Portogallo, Lisbona e l’Olanda, con Amsterdam e i suoi grandi canali, tra un museo ed un giro nel parco, per perdersi nella città dove tutto è concesso. Ma, forse, in questa edizione della Champions, spiccano in particolare tre mete, che abbiamo selezionato per voi. Madrid, Parigi e infine Torino.
Tre città per tre grandi squadre di calcio. Luoghi di tradizione, culto, bellezza, natura e arte. Al di là delle Alpi, troviamo Parigi: la magica, unica, magnetica città dai mille volti, nel cuore dell’Europa, la città più europea di tutte: la più classica, la più equilibrata, sofisticata, mistica, dove si fondono gusti e raffinatezza, stile e romanticismo. Parigi val bene una messa, dicevano. E si sbagliavano, vale la pena per molti più motivi.
A meno di 5 ore di distanza dalla capitale francese troviamo Torino: la sua eleganza, il suo stile e la sua inconfondibile aria nordica la rendono anche una città bella da vivere in pieno inverno. E poi la Juventus, la storia di uno dei club più prestigiosi al mondo e l’attrazione Ronaldo, quest’anno un motivo in più per viaggiare direzione Torino. Con buone chance, per tifosi e simpatizzanti juventini, di rendere la città ancora più emozionante, viste le alte possibilità di vincere la Champions League
Madrid, nel cuore della Spagna, è la città ideale per due giorni per perdersi tra antichità e modernità, tra vecchio e nuovo: le grandi piazze, la Gran Via, Puerta del Sol, i musei, le strade e i luoghi in cui si è scritta la storia del mondo. Ed ovviamente il Santiago Bernabeu, un tempio del calcio, probabilmente la personificazione cementificata del Dio del pallone. Stadio di leggenda tra le leggende, tempio di culto per gli amanti del futbol da ogni angolo del mondo. E non è un caso che sia stata la meta scelta per la finalissima di Copa Libertadores, che ha visto il trionfo del River Plate sul Boca Juniors, evento che ha generato entrate turistiche superiori 42 milioni di euro.