Riceviamo e pubblichiamo la nota di Agilo in merito all’emergenza coronavirus.
“Dopo il contenimento sanitario è il momento di predisporre misure economiche per gli autonomi del turismo. Ogni giorno che passa le cancellazioni aumentano e i rilevamenti statistici assumono valori apocalittici. Per gli accompagnatori turistici italiani le cancellazioni non riguardano più solo il nostro paese ma anche i tour all’estero: a chiunque abbia soggiornato in Italia è preclusa ogni opportunità lavorativa.
Ribadiamo quindi la nostra richiesta affinché anche per i professionisti del turismo di tutta Italia si introduca un sussidio economico come per i residenti nella zona rossa. E mentre le nostre città d’arte risultano semideserte, a Roma, nonostante i dettami governativi (e del buonsenso), si manifesta. Ma non per solidarietà verso chi in questo momento sta attraversando difficoltà lavorative e familiari, e neanche per chiedere con spirito unitario misure rivolte ai lavoratori autonomi del turismo, bensì contro il disegno di legge proposto dal Ministro Franceschini.
Disegno di legge sicuramente da sostenere, e al quale dovranno seguire provvedimenti volti anche a definire il futuro degli accompagnatori turistici, ma che al momento non dovrebbe ricoprire il ruolo di oggetto principale dell’attività associativa.
Tutti insieme dovremmo come già sottolineato, chiedere con forza un impegno del Governo, che ha fatto delle promesse in tal senso, e al limite dovremmo concentrarci sul comportamento, da perseguire, di quei tour operator che ricorrono ai ricatti in un momento del genere, comunicando unilateralmente abbassamenti di tariffe via chat di messagistica o proponendo free tours alle guide con cui collaborano.
Guide ed Accompagnatori sono disponibili ad interloquire ma sulla base di un confronto che sinora non c’è mai stato. In merito ci riserviamo di intervenire in maniera più approfondita, valutando inoltre, a tutela dei nostri soci, l’opportunità di proporre un esposto alle autorità competenti contro chi opera in danno della categoria. Ci rendiamo comunque disponibili, con estremo senso di responsabilità ad esaminare richieste che giungano in forma ufficiale e che tengano conto anche delle necessità dei lavoratori, offrendo loro garanzie scritte”.