“Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese”. Sono le parole del premier Mario Draghi durante la prima ministeriale della Cultura nella storia del G20 aperta dal premier Mario Draghi e dal ministro Dario Franceschini alla presenza dei ministri delle 20 maggiori economie mondiali e di oltre 40 delegazioni. A rappresentare l’Italia c’erano anche il direttore del museo Egizio Christian Greco e la direttrice del parco del Colosseo Alfonsina Russo.
“Storia e bellezza – ha continuato Draghi – sono parti integranti dell’essere italiani. Quando il mondo ci guarda, vede prima di tutto arte, musica e letteratura. Voglio quindi ringraziare chi lavora nei nostri teatri, nelle nostre biblioteche e nei nostri musei. Perché la riscoperta del passato è condizione necessaria per la creazione del futuro”. Il premier parla anche di conservazione del patrimonio, “non deve essere sinonimo di immobilismo. È per questo che agli investimenti associamo un programma di riforme e semplificazioni. E promuovere l’uso della tecnologia, ad esempio nella digitalizzazione di archivi e opere d’arte”. Draghi ha ricordato anche che “il settore dei viaggi e del turismo vale il 13% del PIL e impiega in maniera diretta o indiretta 3 milioni e mezzo di persone e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dall’UE, investiamo in queste attività quasi 7 miliardi di euro e anche che la tutela del patrimonio richiede anche maggiore sostenibilità ambientale”.
Focus anche sui siti Unesco in pericolo per l’innalzamento del livello del mare. “Il rischio di alluvioni – ha spiegato – minaccia tra il 15 e il 20% dei beni culturali del nostro Paese. Dobbiamo agire subito, perché le generazioni di domani possano godere dei tesori che noi ammiriamo oggi”.
”Ci incontriamo – ha detto il ministro Franceschini – in un momento cruciale: la pandemia ha reso ancora più evidente quanto siamo interdipendenti, quanto sia necessario che i Paesi lavorino insieme: perché problemi globali esigono risposte globali. Allo stesso tempo la pandemia ci ha anche fatto capire quanto la cultura sia la linfa delle nostre vite. Sarà la cultura ad aiutarci. Sarà lo strumento decisivo per una crescita economica e uno sviluppo sostenibile delle nostre società”.
Del futuro dei musei e del nuovo ‘umanesimo digitale’ parla il direttore del museo Egizio Greco: “Deve essere un tempo – spiega – in cui storici, architetti filosofi, neuroscienziati, psicologi possano lavorare fianco a fianco con chimici, fisici, esperti informatici perché si possa arrivare alla definizione di una nuova semantica per capire ed elaborare la complessità della realtà”.
Draghi e Franceschini hanno ricordato il passo compiuto con lo stop alle grandi navi nella Laguna. Successo messo in luce anche dalla DG dell’Unesco Audrey Azoulay: “Volevo congratularmi per le misure adottate recentemente per la salvaguardia di un tesoro che noi tutti amiamo come Venezia”.