Slitta al 5 ottobre l’esame alla Camera delle mozioni sulla vicenda Alitalia. L’Aula ha accolto la richiesta della maggioranza di rinviare il voto scatenando la protesta di Fratelli d’Italia, i cui deputati, pur di discutere le mozioni entro questa settimana, avevano accettato di tagliare i propri emendamenti ed interventi agli altri provvedimenti in calendario. Tutto per evitare un rinvio, che alla fine è però arrivato, al 5 ottobre. Nella prossima settimana, infatti, l’Assemblea non terrà sedute per consentire ai deputati di impegnarsi nella campagna elettorale. Dopo una lunga trattativa e un paio di sospensioni dei lavori la maggioranza presenta una propria mozione che si aggiunge a quella di Fratelli d’Italia.
Il testo impegna il governo a adottare iniziative “per garantire che ITA rispetti gli obiettivi del piano industriale approvato dalla commissione Europea”, e a far sì che la sua gestione eviti il ripetersi degli errori che hanno portato al fallimento di Alitalia. Ma anche a tutelare i passeggeri e la concorrenza, e a “trasmettere tempestivamente al Parlamento i documenti ufficiali delle istituzioni nazionali ed europee coinvolte nel procedimento di autorizzazione di ITA con modalità idonee a garantirne la riservatezza e la tutela del segreto industriale”.
Ma, denuncia Stefano Fassina di Leu, il governo “non è d’accordo con un ulteriore impegno chiesto dalla maggioranza”: quello a “promuovere le iniziative affinché ITA proceda all’assunzione del personale nel pieno rispetto della normativa nazionale ed Europea di riferimento, e far sì che sia rispettato il contratto collettivo nazionale del trasporto aereo”. L’esecutivo, aggiunge Davide Gariglio (Pd) rammaricato per il rinvio,”non accoglie neanche l’impegno a promuovere iniziative per riaprire la trattativa tra Ita e le organizzazioni sindacali”. Al voto, il rinvio passa solo per diciannove voti: la maggioranza si astiene tranne parte di Fi, Iv e Coraggio Italia che votano invece a favore. Durissima la protesta di Fdi, che urla “vergogna!”.
La prossima settimana il ministro dell’Economia Daniele Franco verrà audito sulla vertenza nella commissione Trasporti di Montecitorio.