I consigli di BizAway per decarbonizzare i viaggi aziendali

L’emergenza climatica richiede che tutte le categorie produttive intervengano urgentemente sulle proprie emissioni ed è per questo che BizAway, scaleup attiva dal 2015 che all’inizio del 2021 è stata la prima azienda al mondo dedicata al business travel ad acquisire il sigillo di BCorp, ha elaborato 6 consigli per aiutare le imprese a ridurre e compensare l’impatto generato dalle trasferte.
“Le compagnie aeree si stanno organizzando per utilizzare flotte sempre meno inquinanti – racconta Luca Carlucci, CEO di BizAway – anche grazie al pacchetto “Fit for 55” del Green Deal introdotto nel 2019 dalla Commissione Europea. L’obiettivo è infatti ridurre gradualmente le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e del 63% entro il 2050. Si tratta tuttavia di un percorso lungo soprattutto a causa della produzione ancora limitata di carburanti sostenibili ed è fondamentale che le aziende si mobilitino parallelamente per ridurre l’impatto delle proprie trasferte lavorative”.
La decarbonizzazione è un tema fondamentale per BizAway che ha ottenuto la certificazione di B-Corp anche grazie al suo sistema di compensazione automatica di CO2 integrato sulla piattaforma. Ecco quindi i 6 consigli elaborati da BizAway:

1) Calcolare la propria carbon footprint
Per prima cosa è opportuno che le aziende abbiano la piena consapevolezza di quanto impattano e si dotino quindi di uno dei diversi strumenti che consentono di calcolare esattamente l’emissione di CO2 delle proprie prenotazioni, con l’obiettivo di compensare il proprio impatto attraverso organizzazioni no profit che si occupano per esempio di piantare alberi o di impegnarsi in altre iniziative green
2) Trasformare le proprie travel policy in green travel policy
Nel caso in cui un’azienda non possa dotarsi di strumenti di compensazione della CO2 può mobilitarsi per rendere la propria travel policy più “green”, per esempio decidendo quali viaggi sono necessari e quali no, trasformandoli eventualmente in meeting online, oppure scegliere strutture che forniscono servizi di compensazione del proprio impatto
3) Preferire voli senza scali
I voli diretti sono spesso più costosi ma sono sicuramente l’opzione più sostenibile. È preferibile quindi per le aziende, laddove possibile, alzare il budget della trasferta, offrendo ai propri dipendenti la possibilità di scegliere un volo diretto rispetto ad uno con scali
4) Non portare bagagli da imbarco
Più peso ha l’aereo, più CO2 viene prodotta, di conseguenza è preferibile scegliere di viaggiare solo con il bagaglio a mano, soprattutto in occasione di viaggi brevi o in cui è previsto un alloggio con servizio di lavanderia.
5) Scegliere compagnie aeree più sostenibili o attivamente impegnate
Non tutte le compagnie aeree emettono la stessa quantità di emissioni. Si può quindi sempre valutare quale compagnia aerea utilizzare in base all’impegno preso verso la sostenibilità, informandosi in merito a quali compagnie sono più green. Inoltre, alcune compagnie già da se provvedono proattivamente alla compensazione di almeno parte delle proprie emissioni
6) Se possibile, utilizzare mezzi sostenibili
Quando volare non è necessario, le aziende possono incoraggiare i propri dipendenti ad utilizzare mezzi più sostenibili per spostarsi come le auto elettriche o i treni, incentivandoli ed educandoli alla scelta più corretta.

“Sulla piattaforma di BizAway offriamo un sistema di compensazione di CO2 – racconta Luca Carlucci – Quando viene effettuata una prenotazione, viene allo stesso tempo comunicata la quantità di CO2 prodotta dalla prenotazione e il corrispettivo monetario necessario per la compensazione. Ogni 10 centesimi donati, Eden Reforestation Project pianterà una mangrovia, un albero in grado di assorbire circa 308 kg di CO2 dall’atmosfera
nel suo arco di vita, su una media di 12,3 kg per anno ad albero. Inoltre offriamo un template per la green travel policy che i nostri clienti possono scaricare direttamente dal nostro sito”.

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