Nel 2016 la tassa di soggiorno ha fruttato 437 milioni in 649 comuni


Quest’agosto non saranno pochi i turisti italiani e stranieri che dovranno aggiungere al conto dell’albergo, ma anche del B&B e dell’agriturismo, la tassa di soggiorno. In totale sono 649 i comuni italiani che applicano la tassa di soggiorno e di sbarco che nel 2016 ha portato nelle casse comunali un gettito di 437 milioni di euro con Roma a fare la parte del leone con un incasso di 126 milioni di euro.

Sempre nel 2016, dopo Roma, Milano ha incassato 41 milioni di euro, Firenze 30 milioni e Venezia 29 milioni. L’imposta di soggiorno può essere applicata da minimo di 10 centesimi a un massimo di 5 euro per notte di soggiorno (fa eccezione Roma dove l’imposta può arrivare a 10 euro per notte); mentre la tariffa per la tassa di sbarco sulle isole minori è di 1,50 euro a persona, come si evince dallo studio elaborato da UIL Servizio Politiche Territoriali e pubblicato su La Repubblica.

L’imposta, peraltro, è stata sbloccata dalla cosiddetta “manovrina correttiva”, che ha rimosso il blocco del balzello e già alcuni Comuni, come Cervia, Comacchio (a partire dal prossimo mese di ottobre), Atrani da luglio, oppure Maiori che ha modificato le aliquote ne hanno colto l’opportunità.

 

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