L’overtourism è segnalato come causa di impatti negativi sulla vivibilità in più di un caso su due (51%), di tensioni tra residenti e turisti nel 40%, di una pessima esperienza di visita nel 39% e di impatto negativo sugli ecosistemi nel 38%. È quanto emerge dall’indagine ‘Future4Tourism’ di Ipsos, un monitoraggio delle intenzioni di viaggio degli italiani, illustrata da Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia e consigliere del Touring Club Italiano, nel corso dell’evento del Tci “La tradizione si fa futuro. Da 130 anni insieme per l’Italia bene comune” al Tempio di Vibia Sabina e Adriano, a Roma.
In un altro studio, basato sulle risposte di persone provenienti da 22 Paesi esteri, risulta che l’Italia rimane meta ambita per via della varietà della sua offerta turistica, culturale, paesaggistica ed enogastronomica, ma delude per costi (“spesso non giustificato dalla qualità offerta”), scarsa sicurezza (“sensazione di micro-criminalità diffusa”) ed “eccesso di turismo non gestito”.
Il 30% degli intervistati sceglierebbe l’Italia come meta di un viaggio premio, con la città di Roma citata nel 68% dei casi, seguita da Venezia (53%), Milano (47%), Firenze (34%) e Napoli (30%). La digitalizzazione si dimostra cruciale per gli italiani, prosegue Ipsos, con il 35% degli intervistati che consulta i siti istituzionali delle località di interesse per pianificare il proprio viaggio e il 33% che sceglie blog e forum online. Solo il 24% si confronta con i consigli di amici e conoscenti. Nei prossimi 5 anni secondo gli italiani saranno interessanti e di valore in un viaggio la qualità di alloggi e sistemazioni (66%) e ristoranti, pasti e cucina (61%); per il 53% sarà importante il contatto con la natura, per il 47% le nuove destinazioni, per il 42% la possibilità di tour ed escursioni in luoghi poco conosciuti e lo stesso valore per quelli, invece, famosi.
Nel corso dell’evento c’è stato anche il passaggio di consegne tra Franco Iseppi, dopo un mandato di 14 anni, che ha lasciato il posto di presidente del Tci a Gian Domenico Auricchio, nominato dal consiglio direttivo del Touring. Il cambio è stato ufficializzato stamattina nel corso dell’evento “La tradizione si fa futuro. Da 130 anni insieme per l’Italia bene comune” al Tempio di Vibia Sabina e Adriano, a Roma. Gian Domenico Auricchio è amministratore delegato della nota azienda di formaggi Gennaro Auricchio Spa. Già consigliere del Tci e presidente di Unioncamere Lombardia, negli scorsi giorni è stato eletto per acclamazione presidente della nuova Camera di commercio unica Cremona-Mantova-Pavia, dopo diversi anni a capo della Camera di Commercio di Cremona.
“Le mie congratulazioni a Gian Domenico Auricchio, nominato nuovo presidente del Touring Club Italiano, certa che saprà guidare questa importante associazione verso nuovi traguardi di successo. Ringrazio Franco Iseppi per il prezioso lavoro svolto nei 15 anni vissuti alla guida del Tci, contribuendo in modo significativo alla promozione e alla valorizzazione del nostro turismo. Con l’occasione, faccio i miei migliori auguri al Touring Club per i suoi 130 anni di attività”, ha commentato la ministra del Turismo Daniela Santanchè.