Si è chiuso dopo oltre tre ore e un’interruzione sollecitata dai due liquidatori il tavolo ministeriale per l’espletamento della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo dei dipendenti di Air Italy, in liquidazione dal febbraio 2020. La sostanziale fumata nera ha portato il ministero del Lavoro ad aggiornare l’incontro, sempre in modalità a distanza, a martedì 22 giugno alle 14.
Di fronte ai liquidatori dell’ex Meridiana, ai rappresentanti delle Regioni Lombardia e Sardegna e a tutte le sigle sindacali di categoria, i vertici ministeriali hanno sollecitato la società a prolungare la cassa integrazione dei circa 1400 dipendenti, così come sollecitato da tutte le parti coinvolte per assicurare loro più tempo in attesa che lo scenario del sistema aereo italiano assuma una nuova e più solida fisionomia. Come è stato evidenziato, il governo ha lavorato per individuare all’interno del Sostegni Bis lo strumento normativo che consenta questa opzione, ma ha anche creato le condizioni affinché la proroga non gravi in maniera troppo pesante sul piano economico sulle spalle della società in liquidazione. Dinanzi alle pressioni unanimi da tutte le sigle sindacali, ma anche dai governi regionali e nazionale, i liquidatori di Air Italy hanno manifestato per ben due volte la necessità di confrontarsi con la proprietà. Dopo una prima sospensione richiesta ad hoc, la riunione è stata definitivamente riaggiornato alla prossima settimana.