E’ guerra aperta tra sindacati e Alitalia: il prossimo 19 gennaio è programmato un altro sciopero di tutto il personale della compagnia aerea, e questa volta ad oltranza e senza le fasce di garanzia. Non solo. “Si tratterà di un blocco, fuori dalle regole e che avrà termine solo a vertenza risolta” afferma Mauro Rossi, segretario nazionale Filt Cgil, il sindacato che insieme a Fit Cisl, Ugl e Sult ha dichiarato la nuova azione di protesta. L’annuncio è contenuto in una lettera, indirizzata ai vertici Alitalia, ai ministeri dei Trasporti e del Lavoro e alla Commissione di garanzia. Con la nuova azione di sciopero (l’ultima protesta è stata il 15 dicembre scorso), i sindacati confermano quanto annunciato prima di Natale. L’agitazione scatterà su tutto il territorio nazionale, a partire dalla mezzanotte del 19 gennaio, per la “grave situazione d’incertezza venutasi a creare tra i lavoratori nonché l’assoluta mancanza di risposte alle ripetute richieste d’incontro delle sigle sindacali”. Ma lo stop potrebbe però rientrare. “Se il governo ci convocherà – spiega Rossi – vedremo, dipende anche dai contenuti di quello che ci verrà detto”. Intanto dal ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, è arrivata una presa di posizione di fronte alle preoccupazioni dei lavoratori della compagnia. Secondo il ministro, il punto centrale del bando per la privatizzazione di Alitalia “è il piano occupazionale. Dovrà essere stabilito che chi acquista Alitalia deve prevedere un piano industriale serio che deve tener conto anche del versante occupazionale”.