Fipe recede da contratto addetti aziende turismo

Filcams Cgil: atto di inaudita gravità. Domani sciopero dei lavoratori degli esercizi pubblici

La Fipe, Federazione nazionale dei pubblici esercizi, ha comunicato formalmente ai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil , il recesso  dal contratto nazionale di lavoro dei dipendenti delle aziende del settore turismo, con effetto dal primo maggio 2014. 
"A questa decisione – spiega la Fipe – si è arrivati dopo aver ricercato, senza esito, di sviluppare un confronto con le organizzazioni sindacali, costruttivo e senza pregiudiziali, con l'obiettivo di giungere a un recupero dei costi attraverso un miglioramento della produttività, punto di partenza ineludibile per qualsiasi ipotesi realistica ed equilibrata di soluzione  alla grave crisi che il settore sta attraversando". La Fipe si augura che i sindacati "finora dichiaratesi indisponibili ad entrare nel merito delle problematiche, avanzando proposte ritenute insufficienti e temporalmente limitate, sappiano superare le posizioni fin qui espresse, agevolando il ripristino di un positivo livello di confronto sulle gravi problematiche del settore".
Ma Filcams Cgil non ci sta e definisce la mossa della Fipe "un atto di inaudita gravità, che rischia di aprire una stagione di conflittualità quasi permanente". "È grazie a Fipe infatti – accusa il sindacato – se un milione di lavoratori del turismo oggi non hanno un contratto. Se Fipe avesse rispettato gli affidamenti  assunti non solo con le organizzazioni sindacali, ma anche con le altre federazioni datoriali firmatarie, a quest' ora il Contratto Nazionale del turismo sarebbe già stato rinnovato. Dopo mesi di trattative, pretendere di abolire quattordicesima, scatti, permessi, e stupirsi di incontrare la nostra indisponibilità, la dice lunga di quanto realmente stia a cuore a Fipe cercare confrontarsi con il sindacato in questa fase".
Confermato, quindi, lo sciopero lavoratori dei pubblici esercizi #caffesospeso e manifestazioni a Roma e Milano per domani, 31 ottobre. "Fipe ritiri la disdetta – conclude la Filcams Cgil – se davvero vuole dialogare con noi senza pregiudiziali".

 

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