Il piano di ristrutturazione presentato da Meridiana non è piaciuto ai sindacati. "Una delusione completa che ci preoccupa ulteriormente – commenta Mauro Rossi, segretario nazionale Cgil trasporti – Mancano totalmente i presupposti per aprire un dialogo, perché non si possono legare gli investimenti al via libera sul taglio del costo del lavoro". "Non c’è la volontà dell’azionista di investire e si trasferisce il rischio d’impresa ai lavoratori – aggiunge Marco Bardini della Uil trasporti della Gallura – L’azienda intende chiedere un prestito di 210 milioni di euro alle banche per rinnovare la flotta pagando però il mutuo – argomenta il sindacalista – con il risparmio che ottiene tagliando le buste paghe". "I vertici di Meridiana ipotizzano la chiusura dell’accordo al 30 agosto, ma questo per noi non è un piano credibile", denunciano i sindacati prospettando fin da ora un’estate difficile per i passeggeri, scandita da una forte mobilitazione dei lavoratori. "Le relazioni industriali sono deteriorate – conferma Massimo Notaro, presidente nazionale Unione Piloti – questa amministrazione ha dimostrato l’incapacità di gestire l’azienda: noi chiederemo le loro dimissioni".