Tirrenia, sindacati confermano sciopero per 5 maggio

Nulla di nuovo dall’incontro di ieri sul destino dei lavoratori

Continuano ad essere preoccupati i sindacati sul destino dei lavoratori di Tirrenia. Infatti, l'incontro di ieri al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato giudicato ‘insoddisfacente' inducendo i sindacati a confermare lo sciopero di 24 ore proclamato per il 5 maggio. All'incontro di ieri assente il ministro Altero Matteoli di cui i sindacati hanno richiesto la presenza per la prossima riunione di fine mese. Per Beniamino Leone, segretario nazionale della Fit Cisl, "ci dovrebbe essere la regia di palazzo Chigi per avere la fotografia esatta sulla situazione, in particolare a livello regionale. I tempi si accorciano e siamo preoccupati perché nel contratto di vendita non è inserita la clausola sociale. Se non c'é la volontà del governo – ha aggiunto – si rischia una macelleria sociale in una situazione generale ormai depressa". Secondo Roberto Panella, segretario generale dell'Ugl "dall'incontro non è emerso nulla di nuovo sulla garanzia dei livelli occupazionali né sul trasferimento del personale dalle società regionali alla capogruppo".
Intanto è in corso la data room da parte delle società che hanno manifestato interesse per Tirrenia. Dopo la conferma del 26 aprile chi di queste procederà passerà alla seconda fase della data room con la visita delle navi.
I sindacati hanno riferito che entro fine maggio si avrà la presentazione del piano industriale da parte dei potenziali acquirenti, ed entro fine giugno quella delle offerte vincolanti.

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