L'Ugl ha proclamato lo stato di agitazione del personale di Tirrenia, Siremar, Caremar, Saremar e Toremar, per esprimere "tutta la preoccupazione per un processo di privatizzazione la cui mancanza di regole condivise rappresentano un serio problema per i lavoratori".
"Siamo sempre più convinti – spiega il segretario nazionale Mare del sindacato, Pasquale Mennella – che bisognava avere una politica di gestione del personale comune, dopo la divisione del gruppo, per almeno alcuni anni, al fine di evitare differenze che oggi vedono collocare, giustamente, marittimi nella Toremar, mentre nelle altre regionali i precari storici non hanno ancora le dovute certezze ed in Tirrenia lavoratori con contratti consolidati da anni non riescono a trovare collocazione la cui cosa rappresenta un danno economico al bilancio del lavoratore e dell'azienda".