domenica, 5 Maggio 2024

2005, chiusura sottotono per il turismo

La fine dell’anno non ha portato la ripresa sperata nei viaggi

La fine di un anno difficile per il turismo, come il 2005, non portera’ la ripresa tanto agognata da tour operator e agenzie di viaggi. E dopo disastri aerei, naturali e terroristici, nella migliore delle ipotesi, per le prossime feste, si arrivera’ a segnare un pareggio, rispetto allo scorso anno. Lo afferma l’Assoviaggi, commentando i risultati di un’indagine effettuata dal Centro studi turistici di Firenze tra tour operator e agenzie di viaggio. “Purtroppo il lungo periodo di crisi non e’ ancora terminato – ha detto il presidente di Assoviaggi-Confesercenti, Amalio Guerra – e il disagio fra gli addetti ai lavori e’ molto diffuso. Non e’ facile essere ottimisti quando la domanda si riduce sempre di più, o quando appare evidente che il gioco non lo conduce piu’ l’operatore ma il cliente, diventato sempre piu’ prudente e attento a risparmiare il piu’ possibile”. La formula last minute e’ ormai una consuetudine che permette al cliente di economizzare il piu’ possibile. Inoltre, non hanno funzionato, fino ad ora, le campagne dei tour operator per scoraggiare gli acquisti a ridosso della partenza. Le agenzie di viaggio, poi, devono fare i conti con le commissioni zero delle compagnie aeree e con la concorrenza delle vendite direttamente in rete. Rispetto al 2004, il ritardo nelle prenotazioni si attesta all’1,6% e per i piu’ ottimisti, contando anche coloro che decideranno di partire all’ultimo minuto, le vendite di fine anno potrebbero essere in linea con quelle registrate lo scorso anno. “Dalle risposte degli intervistati – ha spiegato Guerra – il fattore di condizionamento del mercato risulta essere ancora l’instabilita’ economica che ha modificato profondamente i comportamenti di acquisto. Circa il 34% della clientela, infatti, si informa anticipatamente sulle mete e sui prezzi, ma rimanda la scelta a ridosso della partenza, mentre il 32% sceglie un pacchetto preconfezionato ed il 18% si rivolge in agenzia per l’acquisto di sola biglietteria. Un altro 9% della clientela richiede pacchetti personalizzati sulla base di esigenze specifiche e solo il 6% ha prenotato con largo anticipo”.
Vediamo nel dettaglio i dati del rapporto. Fino a questo momento, il 29% dei pacchetti venduti riguarda destinazioni italiane, mentre il 71% riguarda localita’ straniere. I viaggi all’estero si assestano, quindi, sullo stesso livello del 2004, mentre calano le destinazioni nazionali. In flessione, infatti, troviamo le citta’ d’arte italiane (13,6%). Tra queste, comunque, le preferite rimangono Roma, Venezia, Firenze e Napoli. Prenotazioni contenute sono segnalate anche per la Sardegna, la Sicilia e per alcune regioni del sud, spesso caratterizzate dalla solo emissione di biglietteria. Calano le destinazioni balneari (11,2%), mentre vanno meglio i pacchetti montagna/neve, in salita con il 18,8%. Invariate, infine, le richieste di agriturismo (5,4%).

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