domenica, 21 Luglio 2024

A Gualdo Tadino l’ostello è nell’ex carcere

Camere nelle celle con tanto di grate alle finestre

Un ostello della gioventù in un ex carcere, con le camere all’interno delle
celle dotate ancora di porta blindata, spioncino e inferriate alla finestra; con gli ospiti che potranno indossare per la notte il classico pigiama a righe: è la struttura che sta sorgendo a Gualdo Tadino per in iniziativa del Comune. I lavori di sistemazione sono ormai terminati e l’apertura – come riporta oggi La Nazione – e’ prevista entro settembre. L’ex carcere, di proprietà dell’amministrazione comunale, sorge in località Palazzo Ceccoli, in una zona isolata della campagna gualdese ma al tempo stesso non lontana dal centro della città. Venne inaugurato nel 1985 e fu destinato ad accogliere detenuti considerati non pericolosi, a fine pena o che potevano usufruire della semilibertà. Funzionò però per poco, non più di un anno, e nel 1993 venne chiuso definitivamente. Parte della casa di reclusione (che ha muri di cemento armato spessi oltre due metri e alti quattro) è stata modificata per accogliere il Germoglio, un centro socio-riabilitativo per giovani portatori di handicap. ”L’ala dove si trovano le celle – spiega l’assessore comunale ai servizi sociali Gianluca Graciolini – non e’ stata invece volutamente toccata”. L’idea
di realizzare li’ un ostello fu dell’ex sindaco gualdese Rolando Pinacoli, poi sviluppata dall’attuale amministrazione comunale. A gestire la struttura di accoglienza sarà l’associazione l’Altrodomani, costituita dal Comune e da altre cooperative e associazioni che operano nel sociale. Presidente è stato nominato proprio l’assessore Graciolini. Nelle sette celle destinate a camere potranno essere ospitate complessivamente 50 persone. Ogni locale è dotato di bagno,
dispone di letti a castello e di mobili completamente nuovi. ”L’obiettivo – spiega ancora Graciolini – è di riuscire a inserirsi nella rete del cosiddetto turismo sociale. L’idea dalla quale siamo partiti è infatti quella di far vivere ai giovani la vita del carcere perché comprendano meglio l’importanza della libertà e di comportarsi sempre correttamente”. Per questo si sta pensando anche a pacchetti turistici veri e propri nell’ambito dei quali mettere a
disposizione degli ospiti anche il pigiama a righe, tradizionale simbolo dei detenuti. L’ostello si integrerà comunque con l’attività del centro per i ragazzi handicappati. ”Cercheremo di farlo diventare – sottolinea l’assessore – un’opportunità di lavoro anche per loro. Gli eventuali utili economici della struttura di accoglienza saranno reinvestiti per il suo miglioramento ma
anche destinati al Germoglio”. L’apertura dell’ostello e’ prevista per la fine del mese prossimo, non appena superate alcune questioni burocratiche.
Intanto il Comune sta pensando a un concorso che coinvolga scuole e associazioni per ridipingere le pareti interne dell’ex carcere.

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