mercoledì, 24 Aprile 2024

A Pesaro la Borsa del Mare

Dal 18 al 20 ottobre l’appuntamento con l’offerta balneare italiana

Mare, ma non solo: è questo l’intento degli organizzatori della Borsa del turismo del mare che aprirà i battenti a Pesaro dal 18 al 20 ottobre e presenterà l’offerta balneare italiana agli operatori anche stranieri del comparto, ma, anche, il variegato prodotto turistico delle Marche, una regione che trionfalmente può parlare di bilancio in netto attivo per la stagione turistica appena trascorsa. Un appuntamento, fortemente voluto dall’Enit, quello che vedrà a Pesaro decine di tour operator italiani, ma soprattutto stranieri, giapponesi e americani compresi, che secondo il
presidente Amedeo Ottaviani potrà “fare da apripista ad altri incontri specializzati di prodotto turistico”. Una sottolineatura anche un po polemica, quella di Ottaviani nel corso oggi della conferenza stampa di presentazione dell’evento – alla quale hanno partecipato anche l’assessore regionale al turismo delle Marche, Lidio Rocchi e il presidente della Camera di Commercio di Pesaro, Alberto Drudi – che suona anche come “richiamo” a quelle Regioni che diserteranno il workshop perché hanno scelto “di farsi la propria borsetta”. All’indice, in particolare, le grandi
assenti del workshop di Pesaro, la Toscana e la Campania, che “non hanno forse compreso che il prodotto turistico italiano – spiega Ottaviani – deve essere vendibile all’estero, dall’Enit appunto, e, quindi, non può essere sfilacciato dalle tante piccole proposte locali”. E in questo quadro la Borsa del mare di Pesaro (trasformata appunto da Borsa dell’Adriatico a Borsa del mare proprio su sollecitazione dell’Enit) rappresenta “uno dei prodotti più importanti del nostro turismo con circa 4
milioni e mezzo di arrivi di clienti stranieri”. Gli stranieri, appunto. Un mercato al quale – ha detto Rocchi – le Marche guardano con molto interesse perché le presenze nella regione, soprattutto nell’ultimo periodo (1.745.900 arrivi e quasi 14 milioni di presenze da gennaio ad agosto di quest’anno, “frutto anche dell’ottima promozione all’estero”, ha chiarito Rocchi), dimostrano che il nostro territorio è maturo per offrire alternative di qualità ad un turismo che ha deciso
di abbandonare gli itinerari classici delle importanti città d’arte. La forza delle Marche, che alla Borsa del mare troverà uno sbocco altamente qualificato – già confermata la presenza di più di 80 operatori stranieri che si aggiungono a quelli nazionali – sta infatti anche nel poter offrire proposte di turismi specializzati, come l’enogastronomico, il culturale o lo sportivo. Dunque l’appuntamento di Pesaro rappresenta “la prima importante Borsa turistica in vista della prossima stagione 2003
– ha detto Ottaviani -, un vero e proprio test di quello che potrebbe essere lo scenario del turismo italiano”. Anche in virtù del lavoro dell’Enit con le Regioni in oltre 30 mercati esteri, molti dei quali ci vedono oggi presenti per aprire la strada alle nostre imprese come la Cina, l’India, la Corea,
l’Australia, la Russia e la Polonia. Non è del resto da trascurare che, secondo uno studio realizzato dall’ Enit per le agenzie di viaggio italiane, il prodotto turistico più venduto (66%) e’ proprio quello del mare italiano, con due Regioni ‘guida’, la Sicilia e la Sardegna. Due Regioni che hanno infatti aderito “con entusiasmo” alla Borsa di Pesaro insieme all’Emilia Romagna, alla Calabria, al Molise,
alla Puglia e alla Basilicata”. Dunque, per sentire “le ultime sul mare” l’appuntamento è ad ottobre ala Fiera di Pesaro.

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