La prossima estate a Riccione uno o più tratti di spiaggia potrebbero essere riservati esclusivamente alle donne arabe. A lanciare l’idea il sindaco della città romagnola, Daniele Imola che ha invitato i lidi interessati a farsi avanti col Comune che li aiuterà a realizzare queste zone ad hoc dedicate alla clientela araba femminile. “Riccione ha precisato il sindaco – è una città turistica che guarda al turismo a 360 gradi e che vuole intercettare anche mercati nuovi, come quello arabo e cinese”. Del resto a Riccione già da qualche anno esiste un flusso turistico di famiglie arabe facoltose che apprezzano la città, ricca di opportunità di divertimento ma che offre, allo stesso tempo, una grande tranquillità in termini di privacy. La proposta però è stata immediatamente criticata da Forza Italia dell’Emilia-Romagna e dalla Lega Nord Emilia. “Un Ente locale della riviera romagnola si piega al volere dei ricchissimi ospiti islamici e segrega le donne velate in apposite spiagge – ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Andrea Leoni – perché a loro è vietato mescolarsi”. Il deputato Gianluca Pini (Lega Nord) invece parla di “razzismo alla rovescia”. Si tratta, per Pini, di “un tentativo degli islamici di sfruttare ogni aspetto sociale e produttivo della nostra società per infiltrarsi e stravolgere i principi che reggono la nostra convivenza”. Per Pini si rischia di creare una zona off-limits che, “contrariamente ai principi di uguaglianza e libertà che reggono il nostro ordinamento”, finirebbe “per fomentare un
razzismo alla rovescia nei confronti degli italiani che sarebbero esclusi e si troverebbero prigionieri in casa propria”. Per il deputato dell’Udc, Carlo Giovanardi, “è evidente che nessuno può impedire la libera circolazione di chiunque sulle spiagge del demanio marittimo e neppure immaginare in esercizi pubblici luoghi discriminati per ragioni etniche, religiose e differenze di sesso”.
